Gli Usa insistono: “Sulla Groenlandia non scherziamo, ci serve”

31.01.2025
Gli Usa insistono: "Sulla Groenlandia non scherziamo, ci serve"
Gli Usa insistono: "Sulla Groenlandia non scherziamo, ci serve"

Il Segretario di Stato Rubio: “Ne abbiamo bisogno per contrastare le mire espansionistiche della Cina”. Per la metà dei danesi la minaccia è reale ma sul futuro dell’isola dovrebbero decidere i suoi cittadini

L’interesse degli Stati Uniti di Donald Trump per il controllo della Groenlandia “non è uno scherzo”. Lo ha chiarito il Segretario di Stato Usa, Marco Rubio, secondo cui l’isola serve agli interessi della sicurezza nazionale Usa per contrastare le mire espansionistiche della Cina, laddove la Danimarca non sarebbe a suo avviso in grado di farlo. “Non si tratta di acquisire territori solo per il gusto di farlo. È nei nostri interessi nazionali e la questione deve essere risolta”, ha dichiarato.

“Passano dall’Artico alcune delle rotte marittime di maggior valore nel mondo che stanno diventando sempre più navigabili con lo scioglimento dei ghiacci. Abbiamo bisogno di difenderle”, ha aggiunto, ricordando che la regione è già coperta dal patto di difesa comune della Nato, data la sua relazione con la Danimarca. Un dato che “non fa che rafforzare la determinazione degli Stati Uniti a controllarla”.

L’espansionismo dei cinesi

“I cinesi non sono una potenza artica, devono procurarsi un posto da cui partire. Ed è del tutto realistico pensare che cercheranno di fare in Groenlandia quello che hanno fatto nel Canale di Panama e altrove: installare infrastrutture che offrono loro copertura verso l’Artico, sotto la copertura di compagnie cinesi, ma che in realtà possono avere uno scopo duale quando, nel momento di un conflitto, possono inviare unità navali a questa infrastruttura e operarle da lì. Uno sviluppo completamente inaccettabile per la sicurezza del mondo e per quella degli Stati Uniti”, ha quindi sottolineato il Segretario di Stato.

“La Danimarca non può fermarli, farebbe affidamento sugli Stati Uniti per farlo. Quindi, se gli Stati Uniti sono comunque responsabili, come lo siamo ora, tanto vale che abbiamo più controllo su quello che accade”, ha detto Rubio riconoscendo che la questione è, per la Danimarca, delicata. “La cosa certa è che da ora a quattro anni il nostro interesse nell’Artico avrà basi più solide. Lo stesso per il nostro interesse nel canale di Panama”.

Per i danesi la minaccia è reale

Quasi la metà dei danesi vede adesso gli Stati Uniti come una minaccia considerevole per il proprio Paese e la stragrande maggioranza si oppone all’annessione. Lo rivela un recente sondaggio YouGov citato dal Guardian, realizzato dopo settimane di tensione tra Danimarca, Groenlandia e Stati Uniti per le ripetute affermazioni di Trump di voler prendere il controllo del territorio autonomo, che fa parte del regno danese.

Il sondaggio ha rilevato che il 46 per cento considerava gli Stati Uniti “una minaccia molto grande” o “una minaccia abbastanza grande” per la Danimarca. E la percentuale è anche più alta rispetto a quella di coloro che hanno dichiarato di considerare la Corea del Nord o l’Iran una minaccia, rispettivamente il 44 e il 40 per cento. Solo la minaccia della Russia rimane considerevolmente più alta: l’86 per cento degli intervistati ha dichiarato di considerare Mosca una il vero problema per la sicurezza.

Degli interpellati, il 78 per cento ha affermato che si opporrebbe alla vendita della Groenlandia agli Stati Uniti, ma per il 72 per cento la decisione finale dovrebbe essere dei cittadini dell’isola.

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