La Guardia Nazionale inviata a Washington D.C. da cinque stati repubblicani per la sicurezza
Cinque stati governati dai Repubblicani invieranno i soldati della Guardia Nazionale a Washington D.C. nell’ambito della campagna del presidente statunitense Donald Trump per ridurre la criminalità nella capitale. Secondo Trump, i livelli di crimine sarebbero eccessivi e potrebbero danneggiare l’immagine della città e del paese. Tuttavia, i dati ufficiali smentiscono questa affermazione: il numero complessivo di reati violenti, tra cui omicidi, stupri e rapine, è in netto calo da decenni, e il 2024 è stato l’anno con i minori livelli di criminalità negli ultimi trent’anni, riporta Attuale.
Negli Stati Uniti, la Guardia Nazionale funge da esercito dei singoli stati. Questo corpo di militari e volontari è generalmente impiegato per assistere la popolazione durante disastri naturali o gravi disordini; normalmente, viene mobilitato dal governatore dello stato. Mobilizzare la Guardia Nazionale solo su richiesta del presidente è raro e spesso controverso. A giugno, in California, Trump aveva mobilitato la Guardia Nazionale contro il parere del governatore Gavin Newsom, una decisione che ha sollevato controversie politiche e legali. Newsom ha intentato causa, e un pronunciamento preliminare ha stabilito che la scelta di Trump rientrava nei suoi poteri presidenziali. Il processo è iniziato recentemente.
Gli ultimi stati a decidere di inviare truppe, lunedì, sono stati il Mississippi e la Louisiana, che si uniscono ad altri tre: Ohio, West Virginia e Carolina del Sud. In totale, i cinque stati invieranno circa 1000 soldati a Washington, oltre agli 800 già presenti in città, secondo le dichiarazioni di Trump. Il governatore della Louisiana, Jeff Landry, ha previsto che i soldati saranno impiegati per proteggere edifici federali, monumenti nazionali e altre proprietà del governo.