Guido Scorza: La privacy e il futuro dell’Autorità Garante
Guido Scorza, membro del collegio del Garante della privacy, ha dichiarato che abbandonare il suo ruolo sarebbe per lui una sconfitta, ma non esclude tale possibilità se ciò fosse utile al bene dell’Autorità. «Gettare la spugna mi dispiacerebbe e la vivrei come una sconfitta. Ma è un’opzione che lascio sul tavolo», riporta Attuale.
In un’intervista a La Repubblica, Scorza ha sottolineato l’importanza cruciale del diritto alla privacy nella vita quotidiana, specialmente in un contesto in cui l’intelligenza artificiale e la concentrazione di potere tecnologico minacciano l’autonomia individuale. «Viviamo nella società dei dati, il diritto alla privacy non è mai stato così importante», ha affermato, evidenziando come un’Autorità di tutela dei dati forte sia essenziale per il futuro.
Tuttavia, Scorza ha anche espresso preoccupazione riguardo all’indipendenza e all’autorevolezza del Garante, affermando che «si è innescato qualcosa che sta minando alla radice» tali aspetti. Quando gli è stato chiesto cosa potrebbe essere andato storto, ha risposto: «Fermo restando l’autocritica, non ho ancora trovato grandi responsabilità o scelte che non rifarei». Ha suggerito che sarà necessario effettuare un’analisi approfondita per capire cosa non ha funzionato, con l’obiettivo di ripartire in modo più robusto e prevenire futuri problemi.