Il 2024 potrebbe essere l’anno più caldo di sempre

08.11.2024
Il 2024 potrebbe essere l'anno più caldo di sempre
Il 2024 potrebbe essere l'anno più caldo di sempre

Il programma spaziale dell’Unione europea, Copernicus in vista della Cop29: “Raggiunta nuova pietra miliare nei record globali di temperatura “

Il 2024 potrebbe passare alla storia come l’anno più caldo di sempre. Se le previsioni attuali dovessero essere confermate, saranno probabilmente superati i livelli di temperatura precedenti alla rivoluzione industriale, che fino a questo anno detenevano il triste record di più alti mai registrati. A dirlo il programma spaziale dell’Unione europea Copernicus che, a una settimana dalla conferenza mondiale sul clima, ha pubblicato un report di previsioni sui valori termici globali.

Come riportato da The Guardian, gli scienziati hanno rilevato che le temperature globali negli ultimi 12 mesi sono state di 1,62 gradi centigradi superiori alla media del periodo 1850-1900, quando l’umanità ha iniziato a bruciare enormi quantità di carbone, petrolio e gas.

“Questo segna una nuova pietra miliare nei record globali di temperatura e dovrebbe servire da catalizzatore per aumentare l’ambizione nella prossima conferenza sui cambiamenti climatici”, ha dichiarato la dottoressa Samantha Burgess, vicedirettrice del Servizio di Cambiamento Climatico di Copernicus.

I dati di Copernicus indicano che il mese scorso è stato il secondo ottobre più caldo mai registrato, solo dietro al 2023, con una temperatura media di 15,25 gradi. Raggiunta la quota di 15 mesi (negli ultimi 16) in cui la temperatura media globale ha superato la soglia di 1,5. Cifra simbolica inserita negli accordi di Parigi sul clima per perseguire l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale.

Nel quadro dell’imminente Cop29 che inizierà l’11 novembre 2024 e si terrà a Baku, in Azerbaigian, i leader mondiali si erano ripromessi di limitare il riscaldamento del pianeta appunto a 1,5 gradi (soglia di sicurezza stabilita dall’International Panel on Climate Change dell’Onu) entro la fine del secolo, ma al momento ci troviamo sulla strada per un aumento di circa il doppio di quanto preventivato.

“La nostra civiltà non ha mai dovuto affrontare un clima caldo come quello attuale”, ha dichiarato Carlo Buontempo, direttore di Copernicus. “Questo inevitabilmente spinge la nostra capacità di rispondere agli eventi estremi e di adattarsi a un mondo più caldo”, ha aggiunto.

Atmosfera incerta

Il report viene reso pubblico in un periodo di estrema incertezza e paura per la situazione climatica, in seguito a i terribili eventi climatici avversi che hanno prima colpito il centro Europa per poi abbattersi anche in Spagna dove inondazioni improvvise hanno ucciso più di 200 persone, devastando villaggi e inondando le case di fango.

La già precaria situazione non verrà stabilizzata sicuramente dal risultato delle elezioni americane che hanno visto trionfare il repubblicano Donald Trump che non ha mancato, nel suo precedente mandato come nell’ultima campagna elettorale, di mostrare posizioni al limite del negazionismo rispetto al cambiamento climatico.

In questo clima di incertezza la Conferenza mondiale sul clima dovrà porsi obiettivi ambiziosi di coordinamento tre le nazioni del pianeta. “La soluzione più efficace per affrontare le sfide climatiche è un impegno globale sulle emissioni”, ha concluso Buontempo.

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