«Il centrosinistra non riesce ad attrarre voti dalla destra, analisi sulle elezioni nelle Marche»

30.09.2025 17:25
«Il centrosinistra non riesce ad attrarre voti dalla destra, analisi sulle elezioni nelle Marche»

Cinque anni dopo, il candidato del centrodestra Francesco Acquaroli ha nuovamente vinto le elezioni con il 52,4% dei voti, consolidando la sua posizione alla guida delle Marche. L’avversario del centrosinistra, Matteo Ricci, ha fermato il suo campo al 44,4%. Le analisi di Opinio per la Rai rivelano che l’89% degli elettori che nel 2020 avevano votato per Acquaroli ha riconfermato la loro scelta. Analogamente, il 95% degli elettori di Maurizio Mangialardi ha sostenuto Ricci. Tra gli elettori del Movimento 5 Stelle, l’83% ha optato per il candidato del campo largo, mentre solo il 13% ha votato per Acquaroli, riporta Attuale.

«Ricci non ha mobilitato gli astenuti e convinto chi nel 2020 aveva votato per il centrodestra»

Un elemento cruciale riguarda le modalità di vincita delle elezioni. Il candidato in carica (Acquaroli) ha il compito di riportare alle urne i suoi sostenitori di cinque anni fa. Al contrario, Ricci, non avendo tale vantaggio, doveva mobilitare anche gli astenuti e convincere gli elettori del fronte opposto. Livio Gigliuto di Opinio spiega che «Ricci non è riuscito a intercettare nessuno dei due flussi potenziali». Nonostante i tentativi di attirare l’attenzione sugli astenuti, come il riconoscimento dello stato palestinese, la strategia non ha generato il consenso sperato.

La proposta pro-Palestina ha motivato solo alcuni elettori, rischiando di allontanare chi cercava un programma più pragmatico. Criticando la situazione, Gigliuto aggiunge che Ricci non ha colto il flusso di consensi che avrebbe dovuto passare da Acquaroli a lui. Il risultato finale è rimasto quasi invariato rispetto al 2020, nonostante Ricci abbia ottenuto un numero maggiore di voti da astenuti, la differenza non è stata significativa. L’affluenza è stata del 50,01%, in calo dal 59,74% del 2020, un anno in cui si votava anche per le elezioni comunali.

Il flop del campo largo e il ruolo del M5s

L’analisi del campo largo è rilevante in vista delle prossime elezioni in altre regioni. Gigliuto sottolinea che la coalizione di centrosinistra ha difficoltà ad attrarre voti dalla destra, suggerendo che potrebbe servirne una più centrata o una leadership capace di parlare all’elettorato avversario. Riguardo ai pentastellati, emerge che senza un proprio candidato, il loro supporto è sceso al 5%, rispetto all’8,5% del 2020. Sebbene non sia una riduzione significativa, è un tema di notevole importanza per la coalizione.

Il paradosso del Movimento 5 Stelle, guidato da Giuseppe Conte, è emblematico: i voti non si recuperano automaticamente. Gli elettori non percepiscono la sfida con il centrodestra come centrale, e l’idea di unire le forze contro di esso non motiva adeguatamente. In sintesi, il “campo largo” ha mostrato vulnerabilità, con Fratelli d’Italia che ha consolidato la sua posizione come primo partito del centrodestra nelle Marche, superando la Lega e il Partito Democratico, che stenta a tenere il passo.

Foto copertina: ANSA / ANSA/FRANCESCO MAZZANTI | Matteo Ricci, eurodeputato del Pd e candidato del centrosinistra alla presidenza delle Marche, nella sede elettorale ad Ancona, 29 settembre 2025

Aggiungi un commento

Your email address will not be published.

Da non perdere