Il Consiglio d’Europa a La Russa: “Il ddl Sicurezza nega libertà di espressione e di manifestazione pacifica”

20.12.2024
Il Consiglio d'Europa a La Russa: "Il ddl Sicurezza nega libertà di espressione e di manifestazione pacifica"
Il Consiglio d'Europa a La Russa: "Il ddl Sicurezza nega libertà di espressione e di manifestazione pacifica"

In una lettera indirizzata al presidente del Senato dal Commissario per i diritti umani, Michael O’Flaherty, vengono esposte tutte le preoccupazioni sul pacchetto di norme all’esame di Palazzo Madama

Il Consiglio d’Europa, l’organizzazione intergovernativa che promuove la democrazia, i diritti umani, l’identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali nei Paesi membri, chiede all’Italia di non approvare il ddl Sicurezza scritto dai ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, a meno che non venga modificato in modo sostanziale per garantire che sia conforme agli standard dei diritti umani sanciti dallo stesso Consiglio d’Europa. È quanto si legge in una lettera scritta dal Commissario per i diritti umani, Michael O’Flaherty, indirizzata al presidente del Senato, Ignazio La Russa, in vista del voto definitivo sul provvedimento nell’aula di Palazzo Madama.

“Si introducono reati che si prestano a un’applicazione arbitraria e sproporzionata”

Il Commissario, dopo aver ricordato che i diritti alla libertà di espressione e alla riunione pacifica, sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, sono una pietra miliare della società democratica, cita gli articoli 11, 13, 24, 26 e 27 del ddl e spiega: “Ritengo che queste disposizioni, che introducono reati definiti in termini vaghi e che includono altre severe restrizioni, creino spazio per un’applicazione arbitraria e sproporzionata, colpendo attività che rappresentano un legittimo esercizio della libertà di riunione o di espressione pacifica. In particolare prevedendo l’imposizione di pene detentive significative solo per aver partecipato a manifestazioni che possono non essere state violente o aver causato danni. Il disegno di legge 1236 impone restrizioni che potrebbero non essere coerenti con i requisiti della Convenzione”.

Cosa prevede il ddl Sicurezza e perché c’è chi parla di norme “da regime”

Il Consiglio d’Europa ha anche diffuso la lettera di risposta inviata dal presidente del Senato La Russa, che porta La data del 19 dicembre. “Signor Commissario – scrive il presidente del Senato – La informo di aver trasmesso La Sua lettera del 16 dicembre scorso al senatore Ciriani, Ministro per i rapporti con il Parlamento, per l’eventuale seguito di competenza, nonché, per opportuna conoscenza, ai senatori Balboni e Bongiorno, Presidenti rispettivamente della Prima Commissione (Affari costituzionali) e della seconda Commissione (Giustizia) del Senato, presso le quali è ancora in corso l’esame del disegno di legge”.

A preoccupare O’Flaherty e tutte le organizzazioni recentemente scese in piazza contro il pacchetto di norme del governo Meloni, una serie di misure che colpiscono chi manifesta, come quella definita la norma “anti-Gandhi”, inserita nel pacchetto per fermare le proteste dei giovani ambientalisti, oppure quella che colpisce chi vende derivati della canapa. “Più volte abbiamo manifestato le nostre perplessità verso una misura illiberale cinica e feroce che trasforma in narcotrafficanti le tremila aziende che coltivano la canapa, causando il licenziamento di circa 15 mila lavoratori e lavoratrici, che colpevolizza i cittadini senza offrire nessuna soluzione e criminalizza il legittimo diritto ad esprimere il dissenso”, ha commentato il leader di Europa Verde e parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli. Anche la senatrice del Partito Democratico, Sandra Zampa, si unisce all’appello del Commissario per i diritti umani: “Si tratta di un allarme gravissimo – spiega – che deve svegliare le coscienze di tutti, non solo di chi sta all’opposizione ma di chi con il proprio voto sostiene la maggioranza di governo. Possibile che non vi sia tra loro chi ha a cuore la democrazia, la libertà e lo Stato di diritto? A loro ci rivolgiamo: aiutateci a cambiare le norme più rischiose e inaccettabili. Non concorrete a scrivere una pagina nera nella storia democratica italiana”.

La risposta di La Russa: “Inaccettabile interferenza”

Piccata la replica di Ignazio La Russa. La seconda carica dello Stato ed esponente di Fratelli d’Italia, pur avendo inoltrato il documento ai presidenti delle commissioni e al ministro competente, ha replicato a Michael’s O’Flaherty. “Ho dato indicazione agli uffici del Senato – dichiara – di respingere l’inaccettabile pretesa del commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa di trasmettere a tutti i senatori la sua richiesta di non votare il disegno legge sicurezza, che per altro è ancora in fase di esame davanti alle commissioni competenti. La lettera di O’Flaherty è arrivata agli uffici del Senato mentre mi trovavo in Bulgaria in visita al contingente italiano di stanza in ambito Nato e l’ho trovata un’inaccettabile interferenza nelle decisioni autonome e sovrane di un’assemblea parlamentare”.

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