La situazione politica in Puglia si complica per il Pd
Il candidato del Pd e del centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia, Antonio Decaro, si trova al centro di un acceso dibattito sulla sua candidatura, trasformando la situazione in una vera e propria roulette russa. Il veto dell’ex sindaco di Bari sulla candidatura dell’ex governatore Nichi Vendola sta creando tensioni significative all’interno della coalizione, soprattutto dopo il ritiro del presidente in carica Michele Emiliano, che ha aperto la strada a questo conflitto interno, riporta Attuale.
Decaro ha recentemente viaggiato da Bruxelles a Bisceglie per partecipare a un dibattito con la segretaria Elly Schlein, che dovrebbe confermare ufficialmente la sua candidatura. Considerato da molti come “la candidatura più forte e competitiva”, Decaro ha continuato a ripetere la necessità di “tenere il punto” riguardo alla sua posizione su Vendola. Nonostante il rifiuto degli esponenti riformisti di considerare le sue pretese sulle liste di Avs, il candidato ha minacciato di ritirarsi qualora non ci fosse una soluzione favorevole, riprendendo così la scia di Emiliano.
Oggi, la festa dell’Unità rappresenta un’occasione cruciale per il Pd, poiché l’uscita di Decaro potrebbe portare a una riflessione interna sul rinnovamento della leadership e sull’influenza dei potentati locali. Al Nazareno si discute di alternative per la candidatura, con nomi come Francesco Boccia, Letizia Capone, e Raffaele Piemontese che emergono come possibili successori, nonostante Boccia affermi di essere soddisfatto della sua posizione attuale.
Intanto, sul fronte della Lega, il leader Matteo Salvini ha avuto un incontro “cordiale” con il presidente del Veneto Luca Zaia. La successione alla guida della Regione sembra definitivamente orientata verso un esponente del partito, con il segretario regionale Alberto Stefani in pole position, mentre Raffaele Speranzon di FdI continua a essere un candidato competitivo nelle intenzioni della premier Giorgia Meloni.