Il generale dei carabinieri rimosso dopo il discorso: “Prima venite voi”

01.07.2025 01:55
Il generale dei carabinieri rimosso dopo il discorso: "Prima venite voi"

Il generale Oresta e la controversia dopo il suo discorso di saluto

Firenze, 1 luglio 2025 – L’uomo, e la donna, prima del carabiniere. La priorità del benessere personale e psicologico viene evidenziata rispetto agli obiettivi professionali. Queste sono state le parole di un padre, più che di un comandante, rivolte agli allievi all’atto del congedo dopo l’ultimo corso, riporta Attuale.

Solo 72 ore dopo, il generale Pietro Oresta ha perso il comando della Scuola Allievi Marescialli e Brigadieri di Firenze. Chi è a conoscenza della situazione comunica che Oresta è molto amareggiato, ma non rilascia commenti in merito alla decisione. Si sospetta che il suo discorso di addio non sia stato ben visto dai vertici del Comando generale dell’Arma.

È difficile credere che la sua destituzione sia il risultato di un normale avvicendamento, poiché non è stato ancora designato un successore. Non si può escludere che sia legata a polemiche sollevate da parte delle sue dichiarazioni. Ad oggi non ci sono comunicazioni ufficiali dal Comando generale, ma il tempismo di questo evento suscita riflessioni. Oresta, in un video condiviso da un genitore presente alla cerimonia, ha affermato che “aiutare un anziano ad attraversare la strada ha un valore maggiore che trovare 300 tonnellate di cocaina e arrestare 20 persone”.

Inoltre, ha dichiarato: “È impossibile che vi venga chiesto qualcosa che non si possa fare” e “ricordatevi che il vostro benessere e quello dei vostri familiari è più importante di qualunque istruzione o procedura”. La figura del generale Oresta, stimata e rispettata, ha assunto il comando della Scuola nel 2023. L’anno successivo è stato costretto a fronteggiare il tragico suicidio di una giovane allieva carabiniera, episodio che ha spinto la procura di Firenze ad avviare un’inchiesta, conclusasi solo pochi giorni fa. Questo evento ha messo in luce il delicato tema della salute mentale tra i giovani appartenenti alle forze armate. Non si può negare che le parole del generale possano anche riferirsi a questo dramma, che l’ha colpito tanto come carabiniere quanto come uomo.

Nel discorso, davanti ai familiari e ai neo marescialli, Oresta ha proseguito: “Non ci interessano Batman, Robin o Rambo; dobbiamo occuparci delle cose quotidiane. Quando arriverete nel vostro reparto, la prima cosa da fare è individuare la palestra, il centro estetico e il distributore di carburante più economico, e solo in seguito ci concentreremo sui nostri doveri”.

Le sue affermazioni hanno trovato eco sui social, con commenti apprezzativi anche da parte di membri delle forze di polizia, che hanno interpretato la sua posizione come un invito a mantenere un buon equilibrio tra lavoro e vita privata. Molti hanno riconosciuto che dietro a ogni uniforme c’è una persona con emozioni e necessità. Alcuni sindacati, che lo hanno definito un “collega illuminato”, hanno sostenuto che la sua unica colpa è stata quella di aver rivelato “la verità, magari troppa”.

L’associazione Unarma ha messo in discussione la preferenza per un comandante che parli solo di “sacrificio” e “onorare la divisa”, mentre Antonio Nicolosi, segretario generale dell’associazione, ha sottolineato che i problemi di burnout, stress e disagio psicologico tra i militari non sono invenzioni sindacali, ma realtà concrete e attuali. In questo contesto, il generale Oresta ha lanciato un messaggio chiaro e rilevante, che farà sicuramente discutere e riflettere sulle urgenti necessità del personale militare.

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