Il generale Usa Kellogg parla della catastrofe in Ucraina senza mai citare Putin e l’assenza italiana

10.07.2025 12:45
Il generale Usa Kellogg parla della catastrofe in Ucraina senza mai citare Putin e l'assenza italiana

Durante un recente evento a Roma, l’inviato speciale di Donald Trump per l’Ucraina, il generale Keith Kellogg, ha partecipato a una cena organizzata dall’imprenditore ucraino Viktor Pinchuk, in associazione con il think tank Yalta European Strategy. Questo incontro ha rappresentato uno dei momenti salienti della Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina, attualmente in corso. L’incontro ha visto la presenza di numerosi rappresentanti europei e politici ucraine.

Accanto a Kellogg, erano presenti tre commissari europei: Marta Kos, Valdis Dombrovskis e Andrius Kubilius, insieme a due vicepremier ucraine, Olga Stefaniahyna e Yulia Svyrydenko, quest’ultima in corsa per diventare primo ministro. Inoltre, hanno partecipato il primo ministro estone, Kristen Michal, e vari ex leader di Svezia, Finlandia e Polonia.

Tuttavia, era assente una delegazione italiana significativa. Non c’era alcun rappresentante governativo, né leader dell’opposizione, inclusi nomi di spicco come Elly Schlein, Carlo Calenda e Giuseppe Conte. La rappresentanza politica si limitava a un paio di membri del parlamento.

Il discorso di Kellogg è stato incisivo: ha descritto la situazione in Ucraina come “molto difficile”, esprimendo supporto per un cessate il fuoco e affermando che avevano presentato una proposta ragionevole che il presidente ucraino Zelensky ha accolto. Kellogg ha sottolineato il livello di violenza in Ucraina, paragonandolo a catastrofi del passato e affermando che la perdita di più di un milione di soldati è una realtà “quasi impossibile da comprendere”.

Ha poi menzionato i costi umani, facendo riferimento alle perdite statunitensi nella guerra del Vietnam, e riconoscendo il sostegno necessario all’Ucraina: “Noi ci saremo a supporto dell’Ucraina per tutto il tempo che serve perché questa è una causa morale. La nostra alleanza è forte”. Questo messaggio è stato evidenziato nel contesto di un momento bipolare, dove si discute se si è dalla parte giusta della storia.

Mentre Kellogg si è concentrato sul supporto all’Ucraina, ha evitato di menzionare esplicitamente la Russia e Vladimir Putin. Questa omissione ha portato a interpretazioni che la situazione ucraina fosse trattata più come una crisi umanitaria che come il risultato di un’aggressione militare da parte della Russia.

In contrasto, Marta Kos, commissaria europea, ha identificato il 2029 o il 2030 come le possibili date di ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea, sottolineando la necessità di visione e coraggio da parte dei governi europei per facilitare questo processo.

Questa situazione mette in evidenza le dinamiche geopolitiche in gioco e il ruolo che l’Italia potrebbe giocare in futuro, soprattutto considerato che eventi come questo riaccendono un dibattito cruciale riguardo il futuro dell’Europa e della sicurezza globale, riporta Attuale.

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