Rinvio della decisione sulla nuova ambasciata cinese a Londra: il Governo britannico sotto pressione
Il governo britannico ha nuovamente rinviato la decisione relativa al controverso progetto di costruzione di una nuova ambasciata cinese nel centro di Londra, già oggetto di numerose polemiche in materia di sicurezza nazionale e di spionaggio. Questa è la seconda volta che il progetto subisce un rinvio, il cui termine è fissato ora per il 10 dicembre, ma il governo ha sottolineato che questa scadenza non è definitiva, riporta Attuale.
La Cina intende realizzare la propria ambasciata nel complesso dell’ex Zecca Reale, occupando una superficie di circa due ettari, con uffici, alloggi per 200 dipendenti e anche un tunnel per collegamenti interni. Tuttavia, le preoccupazioni legate a possibili attività di spionaggio sono accresciute dalla prossimità della zona a infrastrutture sensibili, come i cavi in fibra ottica e la City di Londra, il principale distretto finanziario.
Nel 2022, il consiglio locale di Tower Hamlets si era già espresso contro il progetto, citando ragioni di sicurezza e il malcontento dei residenti. Dopo aver inizialmente rinunciato a ricorrere, il governo cinese ha presentato una nuova richiesta di autorizzazione dopo le elezioni britanniche del 2024, ora attualmente sotto esame.
Il primo rinvio della decisione era avvenuto a settembre a causa di parti oscurate nei documenti presentati dalla Cina, che la nazione ha giustificato come necessarie per motivi di sicurezza. La situazione ha messo il primo ministro Keir Starmer in una posizione difficile: eventuali ritardi nei processi di approvazione potrebbero dimostrarsi controproducenti, generando tensioni con Pechino, che ha già minacciato ritorsioni.
Tuttavia, concedere l’autorizzazione significherebbe ignorare le critiche da parte di alcuni membri del governo, dell’intelligence britannica e delle richieste del comitato di sicurezza nazionale, che ha sollecitato il blocco del progetto. Nell’ultimo discorso annuale, il capo dell’MI5, Ken McCallum, ha evidenziato come la Cina rappresenti una minaccia quotidiana alla sicurezza nazionale britannica.
Il Crown Prosecution Service ha recentemente fatto cadere le accuse di spionaggio contro due uomini arrestati nel 2023, decisione che ha sollevato molte critiche da parte dell’opposizione. Il governo, rispondendo alle accuse, ha servito documenti del caso, ma ciò ha portato a una posizione ancora più difficile, con rivelazioni riguardanti la natura del presunto spionaggio.
La questione dell’ambasciata e il recente caso di spionaggio rendono evidente l’ambivalenza nella politica britannica verso la Cina, che storicamente è stata vista come un potenziale partner economico post-Brexit. Tuttavia, con l’aumento delle tensioni, il Regno Unito deve ora bilanciare le sue relazioni economiche con le esigenze di sicurezza nazionale.
Non ci posso credere… un’altra volta in discussione? La Cina e le sue ambizioni, ma Londra sembra ancora indecisa. A questo punto, sarebbe meglio tornare a occuparsi di cose più serie. E chissà, magari qualche buongustaio sarà felice di nuovi ristoranti cinesi, ma le paure restano lì…