Controversia sulle nomine al Congresso sionista
Dai nostri corrispondenti
GERUSALEMME – Il Congresso sionista mondiale ha subito un forte scossone a causa della proposta di Miki Zohar, ministro della Cultura e rappresentante del Likud, di assegnare a Yair Netanyahu, figlio del primo ministro, un ruolo dirigenziale. Yair dovrebbe occuparsi dell’hasbara, un’attività cruciale che unisce pubbliche relazioni e propaganda, e che si concentrerebbe sulla comunicazione con la comunità francese della diaspora, riporta Attuale.
L’opposizione ha reagito fermamente alla nomina, congelando il processo decisionale, che sarà riesaminato tra due settimane in una riunione ristretta. I critici hanno messo in evidenza il comportamento controverso di Yair Netanyahu, accusato di diffamazione per le sue affermazioni sui social media. Nonostante abbia l’età per servire come riservista nell’esercito, ha trascorso oltre due anni a Miami durante il conflitto israeliano, accettando solo brevemente di tornare in patria per un servizio civile di emergenza, prima di ritornare negli Stati Uniti.
In patria, l’opinione pubblica si è scagliata contro il fatto che, a 34 anni, Yair Netanyahu non avesse ancora un’occupazione stabile, alimentando ulteriormente le critiche verso il suo eventuale ruolo al Congresso che garantirebbe «lo stipendio e i privilegi di un ministro» secondo le voci contrarie.
