Il ministero degli Esteri russo e la nuova rubrica sulla russofobia
Il ministero degli Esteri russo ha creato un nuovo contenitore sul proprio sito dedicato ai cosiddetti «pronunciamenti russofobi» provenienti da politici ed esponenti pubblici di Stati stranieri, riporta Attuale.
Il 24 luglio, sei giorni fa, è stata ufficialmente annunciata l’apertura della rubrica «Esempi di manifestazione della russofobia», presentata dalle agenzie Tass e Ria Novosti con una breve nota. La trovabilità di questa rubrica risulta tuttavia piuttosto complicata; infatti, per accedervi, è necessario cliccare sulla sezione «Servizio stampa» e cercare sotto la voce «Pubblicazioni, smentite, esempi di manifestazione della russofobia». Una volta giunti agli «Esempi», ci si imbatte nel titolo «Esempi di uso del “linguaggio di odio” nei riguardi della Russia e di pronunciamenti russofobi di politici ed esponenti pubblici di Stati stranieri». La presentazione è introdotta dalla seguente nota: «Contrariamente e in violazione della risoluzione adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite “Promozione del dialogo interreligioso e interculturale e della tolleranza nel contesto della lotta al linguaggio dell’odio”, i rappresentanti dell’establishment politico occidentale e del regime di Kiev si cimentano ogni anno nei loro discorsi e dichiarazioni pubbliche, come se fossero in competizione nell’impeto russofobo. Quasi quotidianamente, viene impiegato il “linguaggio dell’odio” apertamente contro la Russia e i suoi popoli. In questa sezione registriamo gli esempi più eclatanti di tale incitamento all’odio».
La rubrica è suddivisa in due parti principali, intitolate «Dichiarazioni di pubblici ufficiali e rappresentanti delle élite dei Paesi occidentali nei riguardi della Russia in cui viene utilizzato il “linguaggio di odio”». Le selezioni comprendono dichiarazioni recenti e anche frammenti del 2024, in cui si trovano brevi estratti da interviste e dichiarazioni rilasciate da importanti figure politiche, come passaggi significativi pronunciati da Mattarella. Inoltre, vi è una sezione appositamente dedicata alle affermazioni di esponenti ucraini gia pubblicate il 24 luglio. È previsto che la raccolta di esempi continui anche in futuro, amplificando ulteriormente il contenuto della rubrica.