Il Parlamento Europeo respinge la richiesta ungherese di revocare l’immunità a Ilaria Salis

07.10.2025 12:55
Il Parlamento Europeo respinge la richiesta ungherese di revocare l'immunità a Ilaria Salis

Il Parlamento Europeo respinge la revoca dell’immunità per Ilaria Salis

Il Parlamento Europeo ha votato a scrutinio segreto, respingendo la richiesta del governo ungherese di revocare l’immunità all’europarlamentare italiana Ilaria Salis con un solo voto di scarto. Questo voto era atteso con molta incertezza: due settimane fa, la commissione Affari giuridici aveva votato per mantenere l’immunità di Salis, ma l’esito definitivo si è concretizzato oggi. Nonostante le dichiarazioni ufficiali dei gruppi politici che indicavano la revoca dell’immunità, le votazioni di alcuni eurodeputati indipendenti o del Partito Popolare Europeo (PPE) hanno probabilmente influito sull’esito, riporta Attuale.

In aula erano presenti 628 eurodeputati (su 719 eletti, con un seggio vacante): 306 hanno votato per mantenere l’immunità, mentre 305 si sono espressi contro, con 17 astenuti. A seguito della votazione, il parlamentare ceco del PPE, Tomáš Zdechovský, ha chiesto un ripete del voto, affermando che un suo collega aveva riscontrato un problema tecnico durante la votazione. Tuttavia, la presidente del Parlamento, Roberta Metsola, ha confermato il risultato.

Ilaria Salis, del partito Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), è accusata in Ungheria di aver aggredito dei neonazisti durante una manifestazione di estrema destra a Budapest nel 2023, un’accusa che lei ha sempre negato. Ha trascorso 15 mesi in carcerazione preventiva in Ungheria, tra febbraio 2023 e maggio 2024, per poi essere posta agli arresti domiciliari e successivamente liberata dopo la sua elezione a europarlamentare nel giugno 2024. In una recente intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato di desiderare un processo in Italia, non in Ungheria, ritenendo che la sentenza lì sarebbe “già scritta”.

I gruppi progressisti e di sinistra, tra cui La Sinistra, i Socialisti e Democratici, i Verdi e Renew Europe, avevano annunciato il loro voto contro la revoca dell’immunità, unendo 310 voti, ma insufficiente per garantire la salvezza di Salis. Al contrario, i gruppi di destra e estrema destra, tra cui i Conservatori e Riformisti europei e gli alleati della Lega e Fratelli d’Italia, avevano chiesto la revoca, esprimendo 191 voti.

Il risultato della votazione è stato determinato dai 188 membri del PPE. Nei giorni precedenti, il presidente del PPE, Manfred Weber, aveva espresso il suo favore per la revoca dell’immunità, indicando tale direzione ai membri del suo gruppo, incluso Forza Italia. Weber ha giustificato la sua posizione sulla base del reato attribuito a Salis, avvenuto prima dell’inizio del suo mandato, affermando che non doveva essere coperto dall’immunità. Tuttavia, si registrano all’interno del PPE posizioni divergenti rispetto a quella di Weber.

Un ulteriore fattore che potrebbe aver influenzato il voto è stata la discussione diretta su altre due richieste di revoca dell’immunità presentate dal governo ungherese nei riguardi di altri due eurodeputati, veri oppositori politici di Orbán: Péter Magyar, del PPE, e Klára Dobrev, dei Socialisti e Democratici. Il Parlamento ha respinto entrambe le richieste, come ampiamente previsto.

Aggiungi un commento

Your email address will not be published.

Da non perdere