Il Parlamento europeo riconosce il genocidio a Gaza nella nuova risoluzione
STRASBURGO – Per la prima volta dall’inizio del conflitto scatenato da Israele come risposta ai massacri di Hamas del 7 ottobre 2023, il gruppo dei socialisti al Parlamento europeo ha utilizzato il termine «genocidio» in una bozza di risoluzione sulla situazione a Gaza. Il documento ha superato la riunione di gruppo nonostante l’opposizione di alcuni eurodeputati tedeschi dell’Spd, storicamente più sensibili nei confronti delle relazioni con Israele. Ora il gruppo S&D avvierà un negoziato con il Ppe per cercare di arrivare a una risoluzione comune da votare in Aula a Strasburgo giovedì, mentre mercoledì mattina è prevista la discussione sulla crisi umanitaria in corso a Gaza, riporta Attuale.
L’impiego del termine «genocidio» è particolarmente delicato sul piano politico. Nei giorni scorsi, la vicepresidente della Commissione europea, Teresa Ribera, aveva menzionato tale termine in un’intervista, a cui la Commissione ha risposto affermando che «non spetta alla Commissione europea giudicare» sulla questione, ma piuttosto ai tribunali, e che non vi è stata alcuna decisione collegiale in merito.
Nella bozza presentata dal gruppo S&D, si evidenzia come il Parlamento europeo «ritenga che la situazione non possa più essere considerata una semplice emergenza e sottolinea le prove evidenti che a Gaza si sta consumando un genocidio». Inoltre, il Parlamento denuncia «le crudeltà delle azioni indiscriminate e senza freni del governo israeliano», causando un numero senza precedenti di vittime civili e distruzione della vita palestinese nella Striscia di Gaza, ricordando lo sfollamento forzato di quasi il 90 % della popolazione di Gaza.
Al primo punto della bozza di risoluzione, il Parlamento europeo «condanna fermamente la continua escalation della guerra a Gaza causata dalle operazioni militari israeliane», che hanno portato a conseguenze umanitarie devastanti e sofferenze inaccettabili per la popolazione civile, in particolare i bambini. Si condanna anche l’uso da parte di Hamas delle infrastrutture civili come scudi umani.
Il gruppo S&D e il Ppe hanno tempo fino a mercoledì alle 11 per trovare un accordo e presentare una mozione comune. Alcune delegazioni socialiste, tra cui quelle spagnole e italiane, stanno considerando l’idea di procedere con la risoluzione anche senza un’intesa con il Ppe.