Il Pd presenta una risoluzione sul Consiglio europeo che ignora Ucraina e aiuti militari

16.12.2025 19:35
Il Pd presenta una risoluzione sul Consiglio europeo che ignora Ucraina e aiuti militari

Domani, il documento sarà votato in Aula alla Camera dopo le comunicazioni della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. A marzo, dieci membri del Partito Democratico votarono a favore del riarmo europeo, sfidando la linea di Elly Schlein, riporta Attuale.

Il Partito Democratico si presenterà domani in Aula con una risoluzione “annacquata” in previsione del Consiglio europeo. Questa impressione emerge dal testo esaminato, che il gruppo guidato da Schlein presenterà e voterà domani in Parlamento, alla vigilia del vertice di giovedì, al quale parteciperà la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Il centrodestra si presenterà con un testo unico, ma anch’esso modificato per conciliare le posizioni filo-russe della Lega con quelle di Fratelli d’Italia e Forza Italia, mentre il centrosinistra non è riuscito a trovare una sintesi: ogni partito di opposizione porterà la propria risoluzione.

Il nodo degli asset russi congelati

Questi tentativi di compromesso derivano dalla necessità di affrontare un tema delicato durante il Consiglio di giovedì: la gestione degli asset russi congelati. Sarà cruciale decidere se utilizzare tali fondi per coprire le spese militari, destinarli alla ricostruzione dell’Ucraina, o lasciarli inutilizzati. Si tratta di scelte complesse e non facilmente risolvibili. All’interno dei partiti, in particolare nel PD, storicamente diviso su questioni di difesa, le divergenze si fanno sentire.

Uno spazio risicato

Le richieste dei democratici al Governo riguardo all’Ucraina sono relativamente contenute, con soli tre impegni, compreso un generale richiamo alle sfide globali. Al contrario, il conflitto nella Striscia di Gaza e l’occupazione della Cisgiordania riceveranno un’attenzione nettamente maggiore, con cinque impegni, sei se si include la richiesta che vengano rispettate le decisioni della Corte penale internazionale.

Non si parla di armi o aiuti militari

Per quanto riguarda la “qualità” del testo, pur evidenziando la necessità di una reazione adeguata da parte dell’Unione Europea alle minacce attuali, non viene mai menzionato direttamente il termine “aiuti militari” destinati all’Ucraina. Non compaiono dunque le parole «armi» o «aiuti militari», ma si sollecitano principalmente iniziative diplomatiche.

Gli asset russi

Inoltre, manca un impegno specifico riguardo ai beni russi congelati. I democratici si limitano a richiedere che l’Esecutivo collabori con i partner europei per stabilire un piano legale per il loro utilizzo.

I precedenti

La risoluzione del PD sembra quindi limitata rispetto ai diversi orientamenti relativi alla difesa. Questo equilibrio complesso si era già manifestato il 13 marzo scorso, quando il Parlamento europeo si espresse sul Piano di riarmo europeo di Ursula von der Leyen: dieci eurodeputati della minoranza democratica votarono a favore, mentre undici membri vicini a Schlein si astennero. Questo ha evidenziato la spaccatura interna riguardo ai temi della difesa, che oggi appare ulteriormente accentuata.

1 Comments

  1. Ma dai, non ci si può credere! Ancora una volta il PD si presenta diviso e inconcludente. In un momento così delicato, invece di agire con decisione, si stanno a giocare le carte per accontentare tutti. I cittadini meritano una posizione chiara, non risoluzioni “annacquate”!

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