Il piano B per Gaza: proposta di divisione della Striscia e ricostruzione sotto controllo israeliano

24.10.2025 23:55
Il piano B per Gaza: proposta di divisione della Striscia e ricostruzione sotto controllo israeliano

Possibile partizione della Striscia di Gaza: la mappa di Rubio suscita preoccupazioni

Una recente mappa presentata dal Segretario di Stato Marco Rubio, che illustra una possibile divisione della Striscia di Gaza, ha suscitato allerta tra esperti e analisti. Mentre il vicepresidente JD Vance e Jared Kushner hanno discusso l’idea durante una visita in Israele, la mappa indica la presenza di due aree distinte: una relativamente sicura, occupata dal 53% dell’esercito israeliano, e l’altra pericolosa, con il 47% sotto il controllo di Hamas. Quest’ultima zona è segnata da violenze e repressioni brutali, come evidenziato dalle esecuzioni pubbliche. Kushner ha proposto che, nella regione sotto il controllo dell’Idf, si potrebbe avviare la ricostruzione di una “nuova Gaza” per offrire ai palestinesi un’opportunità di lavoro e abitazione, riporta Attuale.

Questa idea di una “divisione temporanea” è stata originariamente sollevata dal Wall Street Journal, suggerendo che Stati Uniti e Israele stiano considerando piani per dividere Gaza secondo le linee del “piano A” di Trump, al fine di facilitare la ricostruzione nelle aree controllate dall’Idf mentre si attende il disarmo di Hamas. Tale iniziativa, purtroppo, non è ancora stata ufficialmente confermata. Il progetto mirerebbe a stabilizzare la situazione attuale e consentire all’amministrazione americana di guadagnare tempo nel delicato periodo tra il cessate il fuoco e l’inizio di una eventuale fase successiva, durante la quale sono previsti uno spiegamento di forze internazionali, un ritiro parziale dell’esercito israeliano e il disarmo totale di Hamas, che ha finora rifiutato tali proposte.

Resta incerta anche la questione riguardante l’ente internazionale che dovrebbe gestire la Striscia. Le preoccupazioni aumentano riguardo a quale paese possa assumersi il rischio di inviare truppe in una situazione di caos, dato che Hamas continua a mantenere il suo arsenale e la sua influenza sul territorio. Nonostante gli auspici americani per una ricostruzione che favorisca i palestinesi, gli stati arabi si oppongono fermamente a tale proposta, temendo l’instaurazione di una zona sotto il controllo israeliano duraturo.

Tahani Mustafa, membro dell’European Council on Foreign Relations, ha avvertito che piani che prevedono una suddivisione della Striscia potrebbero incontrare una forte resistenza da parte della popolazione palestinese. La paura è che Israele possa replicare nel territorio di Gaza le dinamiche attuate in Cisgiordania, prendendo il controllo della sicurezza e separando le comunità palestinesi in aree isolate. Per i palestinesi, Gaza rappresenta un’area di contiguità territoriale critica, costituendo un’unica unità che non deve essere frantumata.

Analisti diversi indicano che potrebbe esserci la possibilità che una simile divisione indebolisca politicamente Hamas, rendendo più agevoli i passaggi verso un futuro processo di pace sostenibile. Maria Zonszein, analista di Crisis Group, ha sottolineato che la mappa di Rubio mostra Gaza suddivisa in cinque settori, in linea con la storica “strategia delle cinque dita”, evidenziando un potenziale piano per cantonizzare ulteriormente la regione.

1 Comments

  1. Mah, che situazione strana. Siamo sempre lì a parlare di divisioni, ma i palestinesi hanno bisogno di unità e pace, non di essere ulteriormente separati. La storia non ci insegna nulla? Mi sembra incredibile che si possa considerare un piano così. E chi avrà il coraggio di mandare soldati in un tale caos?

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