Roma, 28 agosto 2025 – La premier Giorgia Meloni ha annunciato un “piano casa” per le giovani coppie durante il Meeting di Rimini, suscitando entusiasmo tra i presenti. Sebbene i dettagli della prossima manovra economica siano ancora da definire, Meloni ha già indicato le sue priorità: in cima all’elenco ci sono gli aiuti per l’acquisto della prima casa e la riduzione delle tasse al ceto medio, riporta Attuale.
Le misure proposte dovranno confrontarsi con l’approccio prudente del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Meloni, però, resta ferma nella sua determinazione: “Una delle priorità su cui intendiamo lavorare con Matteo Salvini è un grande piano casa a prezzi calmierati per le giovani coppie, perché senza una casa è più difficile costruire una famiglia. Faremo tutto il necessario per ricostruire una società amica della famiglia e della natalità, nella quale la genitorialità sia protetta e sostenuta”.
Nel suo intervento, la premier ha sottolineato che “nel solo 2024, i benefici netti per le famiglie hanno raggiunto i 16 miliardi”, grazie a misure come l’incremento del congedo parentale all’80% e l’asilo nido gratuito per il secondo figlio.
Piano Casa Italia
Tra Palazzo Chigi e il ministero delle Infrastrutture, si sta progettando un Piano Casa Italia che prevede un pacchetto di interventi per le giovani coppie. Potrebbe includere il rifinanziamento dei mutui agevolati per la prima casa e misure per l’edilizia residenziale a prezzi calmierati. Nella scorsa legge di Bilancio erano già stati previsti incentivi per chi si trasferiva da una regione all’altra del Paese.
L’attuale ambizione è di sviluppare un piano decennale da circa 15 miliardi di euro, finanziato principalmente attraverso la revisione dei progetti del Pnrr e i fondi europei per la coesione. Tra settembre e ottobre, gli Stati membri potranno presentare nuove proposte per riassegnare i fondi della politica di coesione, e l’emergenza abitativa è una delle cinque priorità indicate dalla Commissione europea.
L’attenzione su ceto medio ed energia
Meloni ha anche enfatizzato la volontà di “concentrare l’attenzione sul ceto medio”, per creare “un sistema più equo e incentivante per chi produce reddito”. L’intento è quello di “sostenere le imprese” e perseguire un “abbassamento strutturale del costo dell’energia”, che rappresenta una significativa pressione sulla competitività italiana. Salvini, che ha parlato subito dopo la premier, ha minimizzato le speculazioni su una telefonata strategica con Meloni sul piano casa, definendole “guardonismo d’agosto”.
Dalla rottamazione alla pace fiscale
Il leader della Lega ha anche ripreso il tema della riforma fiscale, avviando discussioni sulla “rottamazione quater” delle cartelle esattoriali, la flat tax e la pace fiscale. “È fondamentale aumentare il reddito delle famiglie e dei lavoratori italiani. Il valore reale degli stipendi non è più quello di 20-25 anni fa. Serve un intervento sulla fascia di reddito mediana, dai 30mila ai 60mila euro, per assistenza a quel ceto medio che ha sempre supportato il Paese”.
Un taglio dell’aliquota Irpef dall’attuale 35 al 33% porterebbe un vantaggio tra i 257 e i 627 euro. Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha definito questo un “impegno prioritario”. Quanto alle risorse necessarie, ha aggiunto: “Tutti dovranno fare la loro parte”, comprese le banche, che “hanno guadagnato 46 miliardi e possono contribuire alla crescita del Paese e al sostegno delle famiglie”.