Redazione
Il francese, in seguito alla riduzione della squalifica per doping, potrà tornare in campo a marzo. Ma i bianconeri sono pronti a scaricarlo
“Voglio restare alla Juventus”. Queste le parole di Paul Pogba, che, in seguito alla riduzione della squalifica per doping da quattro anni a 18 mesi, potrà tornare in campo a partire dal marzo 2025. Il francese, che era risultato positivo al deidroepiandrosterone nell’agosto del 2023 al termine della partita con l’Udinese (per lui era scattata la sospensione cautelare il successivo 12 settembre, con lo stop poi confermato quando le controanalisi ne avevano ribadito la positività), ha quindi manifestato la volontà di mettersi a disposizione del tecnico Thiago Motta non appena il suo periodo di stop forzato sarà terminato. Il club, tuttavia, è di avviso completamente diverso: il centrocampista, considerato anche il suo alto ingaggio (dieci milioni di euro bonus compresi), non rientra infatti nei progetti dei bianconeri, che, in un modo o dell’altro, vogliono “liberarsi” del Polpo.
Il divorzio
L’obiettivo della Juventus è di arrivare ad una separazione consensuale e, non a caso, sono già iniziati da tempo fitti contatti con l’entourage di Pogba. L’obiettivo è di trovare un accordo prima della fine di gennaio, così da consentire al francese di trovare una nuova sistemazione. Anche caso di mancata intesa, tuttavia, la Vecchia Signora è convinta di poter “scaricare” il Polpo: in questo caso la via seguita sarebbe quella della risoluzione unilaterale puntando sull’inadempienza contrattuale per i diciotto mesi di squalifica per doping. Una soluzione estrema che il club vorrebbe evitare, ma che diventerebbe l’unica strada percorribile nel caso in cui Pogba dovesse opporsi ad un divorzio consensuale.
Il futuro di Pogba
Nel futuro del francese, che nel frattempo sta guadagnando il minimo salariale (circa duemila euro al mese), potrebbe esserci la Mls, con Pogba che potrebbe decidere di intraprendere una nuova vita calcistica (e non solo) negli Stati Uniti. Il Marsiglia di De Zerbi, il Qatar e l’Arabia Saudita le altre possibili destinazioni.
