Il PKK annuncia il ritiro delle sue truppe dalla Turchia verso l’Iraq
Domenica, il gruppo armato curdo PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) ha annunciato, con una cerimonia simbolica, di aver iniziato a ritirare le sue truppe dalla Turchia, ponendo fine a una lotta armata che dura da oltre 40 anni e ha causato decine di migliaia di morti. Le forze verranno trasferite nella regione di Qandil, nel nord dell’Iraq, dove il PKK ha una presenza significativa e dove risiedono i suoi leader, riporta Attuale.
Il ritiro è in linea con le recenti decisioni del PKK: alla fine di febbraio, il suo storico leader, Abdullah Öcalan, aveva esortato il gruppo ad abbandonare la lotta armata contro lo stato turco, e a maggio, il gruppo aveva preso la decisione di sciogliersi. Successivamente, a luglio, era iniziato il disarmo con una cerimonia simbolica che ha visto la distruzione di armi. L’annuncio del ritiro avviene a pochi giorni da un importante incontro tra un gruppo di legislatori curdi e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il quale ha interesse affinché il PKK cessi le sue attività, data la tensione politica e sociale in corso.
Il portavoce del PKK, Zagros Hiwar, ha dichiarato che la decisione di rimandare le truppe serve a dimostrare la determinazione dell’organizzazione nel proseguire il processo di pace. Tuttavia, Hiwar ha insinuato che i colloqui non sono andati come sperato e ha accusato il governo turco di non adottare le misure necessarie richieste dal gruppo per stabilire una pace duratura. Tra tali richieste vi sono il diritto di parlare curdo in parlamento e il miglioramento delle condizioni di detenzione di Öcalan, in carcere dal 1999.