Londra: Il principe Harry ricorda la nonna e partecipa a un evento di beneficenza
LONDRA – «Non mi perdoneranno mai per il libro che ho scritto, ma desidero una riconciliazione perché la vita è troppo preziosa». Con queste parole, pronunciate alla BBC dopo la sconfitta in tribunale nella sua battaglia per la sicurezza, il principe Harry è atterrato lunedì a Londra, in concomitanza con il terzo anniversario della morte della regina Elisabetta, riporta Attuale.
Una volta giunto all’aeroporto di Heathrow, il principe ha immediatamente diretto il suo viaggio verso la cappella di San Giorgio a Windsor, dove riposano le spoglie mortali della regina. Qui, ha deposto una corona e dei fiori in memoria della nonna, con la quale aveva un legame molto forte. Successivamente, si è recato a Londra per partecipare alla cerimonia di premiazione di WellChild, un’organizzazione benefica dedicata ai bambini gravemente malati.
Anche il fratello William e la moglie Kate hanno ricordato la sovrana, con una visita al The Women’s Institute, un’istituzione della quale la regina era stata presidente per oltre 80 anni, fino alla sua morte. Il principe William ha espresso incredulità di fronte al passare di tre anni dalla morte della regina, dichiarando: «Non riesco davvero a credere che siano già passati tre anni dalla morte della regina».
Negli ultimi tre anni, il riavvicinamento tra i due fratelli ha fatto fatica a concretizzarsi. Entrambi hanno scelto di commemorare la regina in modo autonomo, senza alcun incontro. Tuttavia, un incontro estivo tra emissari del re e del duca di Sussex in un club di Pall Mall potrebbe segnare un cambio di rotta, aprendo una possibile strada di riconciliazione verso Buckingham Palace.
Dopo la cerimonia di WellChild, il duca di Sussex si recherà a Nottingham e sarà presente nel Regno Unito per alcuni giorni. Nel frattempo, il re, attualmente a Balmoral, tornerà a Londra per le esequie della duchessa di Kent la prossima settimana. C’è l’opportunità di un incontro, poiché Harry potrebbe voler rendere omaggio anche alla duchessa, che è stata convertita al cattolicesimo nel 1994, dopo l’Act of Settlement del Settecento.
