Il ritorno del Principe Harry in Angola nella lotta contro le mine antiuomo
«I bambini non dovrebbero mai dover vivere nella paura di giocare all’aperto o di camminare verso la scuola. Qui in Angola, più di tre decenni dopo, i residuati bellici minacciano ancora la vita di ogni giorno». Il principe Harry è tornato in Angola, per rivivere l’esperienza della madre, la principessa Diana, camminando su un campo minato e attirando l’attenzione sulla questione delle mine antiuomo, riporta Attuale.
Una battaglia che Lady D porterà avanti fino a farne una campagna mondiale contro le mine antiuomo che mietono vittime specie fra i bambini. Questo impegno rappresenta l’eredità più forte lasciata dalla «principessa dei cuori», la quale, nell’ultima fase della sua vita, si dedicò a salvare molte vite.
E il figlio Harry è tornato ieri in Africa, precisamente a Cuito Cuanavale, dove nel 2013 era arrivato per la prima volta seguendo le orme di sua madre, camminando su terreni un tempo infestati da ordigni ma ora bonificati. Nel 2019, Harry aveva visitato Huambo, altro luogo in cui Diana aveva acceso i riflettori sulle minacce delle mine.
Ad accoglierlo c’era il generale James Cowan, con un lungo trascorso nell’Esercito Britannico, il quale guida attualmente Halo Trust, la principale ONG per la bonifica dei teatri di guerra. Cowan, che ha prestato servizio in vari conflitti, è impegnato nella rimozione di ordigni esplosivi e armi inesplose, un’azione fortemente legata al coraggio e al sorriso della principessa Diana. La missione di Harry si ricollega così fortemente a quella di sua madre, che nel 1997 percorse un campo minato in Angola per sensibilizzare il mondo su questo dramma.
«Il principe Harry ci ha dato un grande aiuto. A settembre 2019 ha ripercorso lo stesso campo minato di Huambo che la madre visitò nel 1997, evidenziando i progressi nella bonifica (100.000 mine disinnescate dal 1994, 1.200 i campi minati),» ha dichiarato il generale Cowan. Inoltre, si sono svolti incontri virtuali tra Harry e membri dello staff ucraino, evidenziando la sua reazione positiva verso la loro resilienza e dedizione, trasmessa attraverso i canali di Halo.
Il compito è tutt’altro che finito. Anche quando i conflitti terminano, rimangono migliaia di bombe a grappolo e altre armi pericolose da rimuovere. Cowan ha stimato che saranno necessari 5 milioni di sterline solo per avviare le operazioni di sminamento, e circa 9 milioni all’anno per continuare il lavoro negli anni a venire. La situazione diventa sempre più critica per le comunità colpite, in particolare i bambini, che sono le principali vittime di conflitti armati, sia in Africa che nelle aree di tensione come quella russa.
Harry si è rivolto ai bambini a Cuito Cuanavale, ricordando le 60 mila vittime e feriti causati dalle mine antiuomo dal 2008 in Angola. In questo contesto, Halo – sostenuta ieri da Diana e oggi dal figlio – ha disinnescato almeno 120 mila mine e 100 mila ordigni. Tuttavia, più di mille campi minati continuano a rappresentare un grave pericolo per la popolazione.
Il principe ha incontrato il Presidente Lourenço a Luanda, che ha recentemente firmato un nuovo accordo con Halo Trust della durata di tre anni per la bonifica di terreni ancora contaminati. Questo accordo rappresenta un passo importante nella lotta contro le mine e nell’assicurazione della sicurezza per le future generazioni.