Peter Strohschneider è stato ingaggiato da Ursula von der Leyen per supervisionare i lavori su un report rurale. Mario Draghi non ha preso un euro per la consulenza sulla competitività
Quasi mille euro al giorno per supervisionare un report sull’agricoltura. E l’esperto ingaggiato è un professore di storia medievale. Questo l’ultimo scandalo esploso a Bruxelles. I protagonisti sono tedeschi, i soldi invece sono quelli dei cittadini europei. Al centro della vicenda c’è Peter Strohschneider, l’esperto ingaggiato personalmente dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per supervisionare i lavori per il “Dialogo sul futuro dell’agricoltura”, il documento presentato agli inizi di settembre nella capitale europea.
In totale il professore tedesco ha intascato la bellezza di 149.963,66 euro pagati dai contribuenti europei per i suoi 154 giorni di lavoro. “Uno spreco di danaro pubblico” si strepita a Bruxelles. La vicenda fa ancora più impressione considerato che l’altro super-consulente di Ursula è l’italiano Mario Draghi, che per il suo fondamentale report sulla competitività non ha intascato neppure un euro.
Quanto ha guadagnato Strohschneider per il report sull’agricoltura
La tariffa giornaliera di Peter Strohschneider, pari a 973,79 euro al giorno, supererebbe (e di parecchio) la tariffa massima di 594,22 euro prevista per i consiglieri speciali della Commissione europea. Lo scandalo parte dal giornale Politico, che denuncia come lo stipendio del docente tedesco sia superiore del 64 percento rispetto alla tariffa massima stabilita per i consulenti esterni dell’esecutivo Ue.
Il professore di storia medievale è stato incaricato di supervisionare il report noto come “Dialogo sul futuro dell’agricoltura”, uno degli strumenti adottati da Bruxelles per arginare le proteste dei trattori esplose nei mesi scorsi e fortemente voluto da von der Leyen. Il dossier è stato presentato agli inizi di settembre e dovrebbe costituire l’asse portante dell’incarico assunto dal nuovo commissario all’Agricoltura Christoph Hansen.
Quanto costano le consulenze speciali per la Commissione europea
Le consulenze speciali non sono una novità per Bruxelles. Dallo scorso mandato, iniziato nel 2019, i commissari hanno nominato circa cento consiglieri speciali. La sola von der Leyen ne ha assunti cinque, tra cui Strohschneider. Durante la pandemia da Covid è stato assunto il medico britannico-belga Sir Peter Piot, tuttora impiegato per consigliare sui temi della sicurezza sanitaria europea e globale. In alcuni casi però si tratta di incarichi non retribuiti, come per l’ex presidente finlandese Sauli Niinistö, che sta scrivendo un rapporto sulla preparazione della difesa dell’Ue.
L’ultima missione di rilievo a costo zero riguarda l’ex primo ministro italiano Mario Draghi, a cui la leader tedesca ha affidato l’incarico di scrivere un rapporto sulla competitività dell’Europa. Un dossier di 400 pagine che dovrebbe indirizzare il quadro industriale europeo per i prossimi anni. A maggior ragione la super-tariffa di Strohschneider appare fuori luogo. Il docente di storia medievale è stato assunto “per guidare il dialogo che ha contribuito a rafforzare la comprensione delle sfide attuali e previste per l’alimentazione e l’agricoltura dell’Ue”, coordinando un team di esperti e protagonisti del settore rurale, dalle organizzazioni di settore alle Ong, fino alle associazioni dei consumatori.
Per il governo tedesco il professore non si era fatto pagare
Il ruolo di Strohschneider che emerge dalle risposte di un portavoce della Commissione resta ambiguo. Non avrebbe scritto personalmente il testo, ma si sarebbe limitato a “proporre il linguaggio” del report. Più che per le sue competenze in materia di raccolti, l’incarico gli è stato affidato grazie “alla sua personalità e alla sua capacità di destreggiarsi come arbitro di fiducia in complessi processi di negoziazione”.
L’unica esperienza pregressa in materia risale al 2020, quando aveva assunto la presidenza di una consultazione analoga sul futuro dell’agricoltura per il governo tedesco. In quell’occasione però non aveva percepito un euro, salvo il rimborso di spese di viaggio e un compenso di massimo 30 euro a riunione. Fuori dai rigorosi confini tedeschi, stavolta Strohschneider per ripetere l’esperienza alla corte di von der Leyen si è fatto profumatamente pagare.