Il Tesla Diner di Elon Musk: Un Ristorante Futuristico con Diverse Critiche
Da alcune settimane, a Hollywood, Los Angeles, ha aperto il Tesla Diner, il fast food di Elon Musk tanto atteso e annunciato nel 2018. Secondo quanto dichiarato dal suo proprietario, il ristorante avrebbe dovuto combinare elementi «futuristici» e un tocco «rétro». Tuttavia, l’avvio non è stato privo di problemi e contestazioni, tra lunghe attese e mancanza di prodotti al menu che hanno lasciato a desiderare. Nonostante ciò, diversi fan di Musk, comuni curiosi e possessori di Tesla, che godono di un trattamento preferenziale, continuano a visitare il locale, destando però sempre più dubbi sul suo futuro successo, riporta Attuale.
Il Guardian ha riassunto la situazione affermando: «I progetti speciali di Musk si sviluppano spesso in un clima di caos. Lui tende a fare grandi promesse e a non mantenerle del tutto. Vale anche per un piccolo fast food». Al contrario, alcune valutazioni, come quelle di Bloomberg, offrono recensioni più ottimistiche riguardo al cibo, pur riconoscendo che il ristorante «non è perfetto». Il New York Times descrive il Tesla Diner come «un esercizio di marketing virale», sollevando interrogativi sulla sua capacità di attrarre clienti dopo la prima visita.
Inaugurato il 21 luglio lungo Santa Monica Boulevard, uno dei viali più iconici di Hollywood, il ristorante è progettato per sembrare un’astronave, fondendo elementi di un futuro avveniristico con richiami ai tradizionali fast food americani. Il parcheggio è dotato di ottanta posti per le auto Tesla, permettendo ai clienti di ricaricare i veicoli mentre consumano il pasto. Inoltre, due maxischermi proiettano classici del cinema come E.T. e Star Trek, richiamando l’immaginario dei drive-in degli anni Sessanta.
Tra le novità più pubblicizzate vi era la presenza dei robot umanoidi Optimus, che, durante l’inaugurazione, servivano popcorn, ma sono stati disattivati già dal secondo giorno. Attualmente, i robot sono esposti in teche al piano superiore, deludendo i clienti, che erano attratti dalla loro presenza, vista sui social.
Il ristorante ha subito varie modifiche dalla sua apertura, quando si crearono lunghe code, dovute sia all’incredibile risposta del pubblico che a problemi tecnici. All’inizio, il cibo veniva servito in scatole di cartone a forma di Cybertruck, molto apprezzate dai clienti. Tuttavia, dopo poco tempo, queste scatole sono state sostituite da normali scatole per hamburger, suscitando delusione tra i visitatori.
Il locale presenta una terrazza all’aperto, esposta al sole di Los Angeles, dove i tavoli erano inizialmente dotati di ombrelloni, che sono stati poi rimossi dopo che uno di essi è caduto su una cliente. Ora i clienti sono costretti a restare all’aperto, esposti al sole senza alcuna protezione.
Il Diner era stato pubblicizzato come operativo 24 ore su 24, ma il New York Times specifica che questa apertura è valida solo per coloro che possiedono una Tesla e ordinano tramite l’app, ricevendo il cibo direttamente in auto. Per il resto dei clienti, la chiusura avviene ufficialmente a mezzanotte, ma frequentemente la cucina chiude prima a causa di esaurimento scorte, causando lunghe attese per chi non possiede un veicolo Tesla.
Oggi l’elemento futuristico del ristorante si limita a un sistema di ordinazione tramite schermo, un aspetto che molte catene di fast food già presentano da anni.
Nei primi giorni, le code si sono rivelate caotiche e mal organizzate, con clienti in attesa all’esterno che bloccavano l’uscita per coloro che avevano già terminato il pasto. Sono stati appurati tempi di attesa anche di ore, specialmente durante i fine settimana, quando i contestatori si presentano con caricature di Musk e cartelli provocatori come «Questo hamburger sa di fascismo». I residenti della zona si sono lamentati per la complessità della loro vita quotidiana causata dall’apertura del ristorante.
Per occuparsi della gestione del cibo nel Tesla Diner, Musk ha ingaggiato i ristoratori Bill Chait e Eric Greenspan, noti per aver avviato catene di successo come Tartine e MrBeast Burger.
Gli ingegneri di Tesla hanno progettato e brevettato una pressa innovativa per creare gli smash burger, caratterizzati da una crosticina croccante. Il menu offre anche alternative speciali alle patatine fritte: una variante presenta chili di carne waigu, e un’altra è l’Epic Bacon, che include striscioline di bacon croccante. Tuttavia, l’Epic Bacon è diventato celebre anche per un post virale sui social riguardo la discrepanza tra l’immagine promossa e la realtà, per cui adesso risulta «non disponibile».
Ma non è l’unica voce fuori posto nel menu. Durante la visita del critico del New York Times, erano assenti insalate, hamburger vegetariani e una varietà di altri piatti. Anche altri giornalisti e clienti hanno riportato limitazioni nel menu, rendendo impossibile prevedere cosa fosse effettivamente disponibile. Le opinioni sulla qualità del cibo sono diverse: alcuni lamentano che i piatti arrivavano freddi, mentre altri affermano che le novità proposte non sono state così decisive. Tuttavia, molti visitatori non sembrano preoccuparsi e continuano ad apprezzare «l’esperienza», spesso affiancando gli ordini di cibo con acquisti di merchandising relativo alle aziende di Musk.