Il ritorno della leva militare in Italia: Crosetto annuncia un piano in Consiglio dei ministri

27.11.2025 16:35
Il ritorno della leva militare in Italia: Crosetto annuncia un piano in Consiglio dei ministri

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha aperto alla possibilità di reintrodurre un nuovo servizio militare in Italia, seguendo quanto già avviato da altri Paesi europei. Intervistato dal Tg3, ha affermato che la decisione finale spetta al Parlamento, ma è intenzionato a proporre una bozza di legge per discutere il futuro della difesa nazionale. Crosetto ha dichiarato: «Penso di proporre una bozza da discutere che garantirà la difesa del Paese nei prossimi anni, non solo in termini di numero di militari, ma riguardo anche a organizzazione e regole, riporta Attuale.

«Ci sono motivi di sicurezza che rendono importante farlo»

Durante un incontro a Parigi, Crosetto ha risposto a una domanda sul nuovo servizio militare annunciato dal presidente francese Emmanuel Macron, sottolineando come l’attuale scenario internazionale richieda una revisione dei modelli adottati negli ultimi decenni. Il ministro ha osservato: «Noi abbiamo costruito negli anni scorsi modelli in Italia, in Germania, in Francia, che riducevano il numero dei militari. In questa nuova situazione tutte le nazioni europee mettono in discussione quei modelli che avevamo costruito 10-15 anni fa. Ognuno ha un suo approccio diverso, alcuni hanno addirittura ripristinato la leva». Crosetto ha quindi evidenziato l’importanza di avviare una riflessione in Italia su un possibile rafforzamento della difesa e sulla capacità di mobilitare riserve in caso di crisi. «Ci sono motivi di sicurezza che rendono importante farlo», ha concluso.

Cosa prevede il piano della Germania

La riflessione di Crosetto si inserisce in un contesto europeo più ampio, dove diversi Paesi stanno già ripensando i propri modelli di difesa. In Germania, il governo ha deciso di adottare un piano per ampliare il numero di cittadini coinvolti nel servizio militare. A partire dal 1° gennaio 2026, circa 700mila giovani nati nel 2008 saranno contattati per registrarsi e sottoporsi a una visita medica per valutare la loro idoneità fisica e mentale. Tutti dovranno compilare un questionario online con informazioni su salute, istruzione, capacità fisiche e disponibilità all’arruolamento. Sebbene il questionario sarà inviato a entrambi i sessi, solo i maschi saranno obbligati a rispondere, poiché il servizio militare femminile rimane su base volontaria. L’obiettivo è aumentare il personale attivo da 182mila a 260mila unità entro il 2035 e i riservisti da 60mila a 200mila. Questo piano è frutto di un accordo tra la Cdu del cancelliere Friedrich Merz e l’Spd del ministro della Difesa Boris Pistorius e prevede una fase iniziale di incentivi all’arruolamento volontario.

Cosa prevede il piano della Francia

In Francia, il presidente Macron ha annunciato l’introduzione, dalla prossima estate, di un nuovo servizio nazionale «puramente militare» e «volontario». Destinato principalmente ai giovani tra i 18 e i 19 anni che parteciperanno alla Giornata della Difesa e della Cittadinanza, il servizio avrà una durata di 10 mesi: un mese di formazione iniziale e nove mesi in una unità militare sul territorio nazionale. I volontari riceveranno un’indennità minima di 800 euro al mese, con alloggio, vitto e equipaggiamento forniti. Il programma partirà con 3.000 giovani, con l’intenzione di espandere il numero fino a 10mila entro il 2030 e fino a 50mila entro il 2035, con possibilità di ampliamento in caso di mutamento delle minacce. Il Parlamento potrà autorizzare la chiamata anche di giovani non volontari con competenze specifiche in situazioni eccezionali.

Aggiungi un commento

Your email address will not be published.

Da non perdere