Cadrezzate (Varese), 3 novembre 2025 – La vita violenta e sbagliata di Elia Del Grande si estende anche alla Sardegna, dove ha lasciato un segno profondo a Telti, una comunità tranquilla di poco più di duemila abitanti nell’entroterra gallurese a circa venti chilometri da Olbia. Il pluriomicida di Cadrezzate è arrivato sull’isola verso la fine del 2022 e il suo legame con il luogo si è cementato nel tempo, sia per questioni di detenzione sia per ragioni sentimentali. Insieme alla compagna sarda, Del Grande si è sistemato a Li Furreddi, una località rurale alle porte del paese, in regime di semilibertà, riporta Attuale.
La convivenza impossibile
I problemi con i vicini si manifestano subito. Un furto in un’abitazione, avvenuto davanti alle telecamere di sorveglianza, porta alla revoca della sua semilibertà e al ritorno in carcere, stavolta nel carcere di Sassari, casa circondariale “Giovanni Bacchiddu”, nella località di Bancali. All’inizio del 2023, Del Grande viene rilasciato nuovamente e torna a Telti.
La nuova permanenza in paese si rivela tempestosa. I carabinieri ricevono segnalazioni e lettere anonime, piene di paura, giungono anche alla redazione di Olbia del quotidiano La Nuova Sardegna. Il sindaco e l’amministrazione comunale vengono informati della scomoda presenza di Del Grande. L’ex detenuto si concentra soprattutto sul vicino vittima del furto, perpetrando minacce, intimidazioni e lanci di pietre, colpendo anche l’avvocato della parte offesa. La Procura di Tempio Pausania è chiamata ad intervenire, e le sue azioni attirano l’attenzione dei media varesini.
Il legame con Varese
“Ho pagato – dichiara in un’intervista a Varesenews – e sono un uomo libero. Ho saldato i miei conti con la giustizia. Non ho carichi pendenti”. Critica le accuse che gli vengono mosse in Sardegna e parla di intenti legali. All’obiezione sul cambiamento del suo accento lombardo, risponde con orgoglio: “Ma mi mi sun semper de Cadrezaa .. Mi resti un de Cadrezaa”. Del Grande mantiene legami nelle comunità toscane e sarde.
Il ritorno in paese
La libertà vigilata. Circa sei mesi fa, Del Grande torna a Cadrezzate, sistemandosi nei locali sopra la panetteria di famiglia, all’incrocio tra largo Bozza e via Matteotti. A Besozzo ha avuto una relazione, che è poi terminata. I meccanismi legali iniziano a muoversi nuovamente. Il 23 settembre, i carabinieri si presentano a Cadrezzate: ritenuto socialmente pericoloso dai giudici di sorveglianza, il cinquantenne Del Grande viene condotto nella casa di lavoro di Castelfranco Emilia, nel Modenese.