Inchiesta a Milano: Sei arresti, Manfredi Catella e l’ex assessore Tancredi agli arresti domiciliari

31.07.2025 16:15
Inchiesta a Milano: Sei arresti, Manfredi Catella e l'ex assessore Tancredi agli arresti domiciliari

Inchiesta Urbanistica a Milano: Sei Arresti e Un Sistema di Corruzione Svelato

Milano, 31 luglio 2025 – Un’importante inchiesta urbanistica ha preso piede a Milano, con la recente decisione del gip Mattia Fiorentini riguardante le sei richieste di arresto presentate dalla Procura. Gli inquirenti sostengono che sia necessario porre fine a quella che è stata definita una “<spirale di affari” e di corruzione.

Il gip ha disposto arresti domiciliari per l’ex assessore comunale alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, e per il CEO di Coima, Manfredi Catella. Gli arresti riguardano anche Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione Paesaggio, Alessandro Scandurra, vice della stessa commissione, e Federico Pella, un ex manager. È stata invece disposta la custodia cautelare in carcere per l’imprenditore Andrea Bezziccheri di Bluestone. Le richieste di misura cautelare formulate dai pm Marina Petruzzella, Mauro Clerici e Paolo Filippini sono state accolte solo parzialmente.

La scorsa settimana, gli indagati sono stati convocati per un interrogatorio preventivo: eccetto Marinoni, che ha scelto di non rispondere, gli altri hanno difeso le proprie posizioni rispetto alle accuse. Tra le ipotesi di reato contestate ci sono corruzione, falso e induzione indebita. L’inchiesta, che aggrega quattro diversi fascicoli, coinvolge un totale di 74 indagati, tra cui spicca il sindaco Giuseppe Sala, in compagnia dell’architetto Stefano Boeri, legato al contestato progetto del Pirellino. Questo progetto, insieme ad altri come il Villaggio Olimpico e i Nodi, è finito sotto accusa.

La ricostruzione dell’inchiesta, che ha coinvolto oltre 70 indagati, presenta un quadro di una <speculazione edilizia selvaggia>, rimasta <indisturbata> per anni, trasformando lo skyline della città. Secondo gli inquirenti, la Commissione per il paesaggio è stata il <fulcro delle patologie della gestione urbanistica> a Milano, infettata da una <corruzione sistematica>. Due membri di tale commissione, infatti, avrebbero approvato favorevolmente vari progetti immobiliari, contravvenendo alle normative e ai regolamenti vigenti, compromettendo la trasparenza e favorendo interessi privati.

Gli inquirenti parlano di <tangenti mascherate> attraverso parcelle e affermano che l’attività corruptiva ha coinvolto addirittura l’amministrazione. L’ex vice presidente Giovanni Oggioni, già ai domiciliari, è indicato come attore centrale di questa dinamica. Si sottolinea che l’operato comunale è stato avviato in una cornice di azione amministrativa contaminata da una <corruzione circolare>, presentata al pubblico in modo edulcorato.

I magistrati, fra cui Marina Petruzzella e Paolo Filippini, avevano chiesto il carcere per alcuni indagati, mentre il gip, non avendo riscontrato il rischio di fuga o di contaminazione delle prove, ha deciso di procedere con interrogatori preventivi secondo le normative recenti. La decisione di applicare misure cautelari è stata firmata, ma le difese hanno la possibilità di ricorrere al Tribunale del Riesame.

Le ipotesi di reato in discussione comprendono non solo la corruzione, ma anche false attestazioni e induzione indebita. Questo scenario segna un punto di svolta importante per la città di Milano, dove l’approccio alla pianificazione urbanistica potrebbe ora subire un cambiamento radicale, dato il livello di coinvolgimento e la gravità delle accuse.

In attesa dell’evoluzione della situazione, le famiglie coinvolte nelle problematiche edilizie e di acquisto degli immobili da loro desiderati hanno manifestato tramite un comitato di protesta, esprimendo la volontà di avviare una class action, rivolta sia al Comune che ai costruttori coinvolti». Riporta Attuale.

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