Indagine sul Senatore Mark Kelly: Possibile Processo da parte del Pentagono
Il senatore democratico Mark Kelly, ex astronauta e capitano della Marina, è attualmente sotto inchiesta da parte del Pentagono, che minaccia di avviarlo a processo tramite la Corte marziale. Questa situazione è emersa dopo che Donald Trump ha criticato Kelly per il suo appello ai militari a rifiutare ordini illegali, definendo tale comportamento «sedizioso» e meritevole della pena di morte, riporta Attuale.
L’inchiesta è iniziata la scorsa settimana, dopo che sei parlamentari democratici, ex membri delle forze armate o dei servizi segreti, hanno pubblicato un video in cui esortano i militari a ricordare che «le leggi sono chiare: potete rifiutare gli ordini illegali». Le affermazioni hanno suscitato una dura reazione da parte di Trump.
Kelly ha successivamente dichiarato che i militari coinvolti nell’«annientamento di 21 imbarcazioni in acque internazionali» per ordine del presidente, azione che ha portato alla morte di 83 narcotrafficanti, potrebbero essere chiamati a rispondere di complicità in crimini. Questa situazione potrebbe anche riguardare l’impiego delle truppe per affrontare ordine pubblico in diverse città americane, un’azione già bloccata da alcuni tribunali per illegittimità.
Nonostante le intimidazioni, Kelly ha ribadito: «Non mi farò intimidire. Ho dato troppo a questo Paese per essere zittito da bulli che cercano solo di accrescere il loro potere».
Il ministro della Difesa, Pete Hagseth, ha aperto un’inchiesta contro Kelly, sostenendo che le sue dichiarazioni potrebbero incoraggiare l’insubordinazione e mettere in pericolo i membri delle forze armate. Tuttavia, molti esperti di giurisprudenza militare ricordano che l’obbligo di eseguire ordini non si applica a quelli chiaramente illegali.
Va notato che la procedura di richiamo forzato in servizio per processare ex militari è stata applicata in vari casi, ma i legami di questa indagine con i comportamenti avvenuti quando Kelly era ancora in servizio perdono di rilevanza, creando un campo di battaglia legale inedito.
La reazione di Kelly e il contesto politico attuale suggeriscono che questa indagine non sia solamente una questione di giustizia militare, ma anche un chiaro segnale della tensione crescente all’interno della politica statunitense, mentre Trump continua a perseguire vendette contro coloro che lo criticano.