Inchiesta sulla Corruzione nel Settore Penitenziario in Lombardia
Milano, 3 luglio 2025 – La Procura di Milano ha avviato un’indagine per presunta corruzione con al centro un ingegnere attualmente impiegato presso il Provveditorato regionale per la Lombardia – Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, legato alla sua responsabilità nel progettare e dirigere lavori in diverse carceri, riporta Attuale.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, questa mattina (giovedì 3 luglio) il Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Milano ha avviato perquisizioni in tutta Italia, interessando diverse persone, alcune delle quali occupano ruoli al Provveditorato regionale per la Lombardia, oltre a effettuare acquisizioni di documentazione pertinente.
Le contestazioni alla base dell’inchiesta comprendono turbativa d’asta, falso ideologico e corruzione. Si sospetta che siano state orchestrate gare d’appalto fasulle riguardanti lavori in vari penitenziari italiani. Quattro strutture carcerarie tra Lombardia e Veneto sono coinvolte. Tra gli indagati figurano un ex funzionario del Provveditorato regionale per la Lombardia, un ingegnere della stessa istituzione e il legale rappresentante dell’azienda che avrebbe ottenuto i contratti in cambio di tangenti. L’operazione è sotto la supervisione dei pubblici ministeri Giovanna Cavalleri e Giancarla Serafini.
Questa inchiesta si inserisce in un contesto più ampio di allerta riguardante la trasparenza e l’integrità negli appalti pubblici, specialmente nei settori che riguardano la sicurezza e la gestione istituzionale. Negli ultimi anni, diversi eventi hanno dimostrato come la corruzione possa intaccare le fondamenta stesse di queste istituzioni, creando un clima di sfiducia tra i cittadini.
Le autorità competenti hanno intensificato gli sforzi per contrastare tali pratiche illecite, implementando misure più rigide di controllo e monitoraggio. La guardia di finanza, in particolare, ha potenziato le investigazioni nei settori sensibili, adottando tecnologie avanzate e strategie di indagine mirate. Tuttavia, la sfida rimane significativa, poiché le reti di corruzione possono essere complesse e radicate.
In questo clima, è fondamentale promuovere una cultura della legalità e della responsabilità, non solo per prevenire il verificarsi di episodi simili, ma anche per ristabilire la fiducia del pubblico nelle istituzioni. Le indagini in corso potrebbero rivelarsi decisive per fare luce su pratiche opache e garantire che i lavori pubblici siano eseguiti in modo equo e trasparente.
La soluzione a questi problemi non può arrivare solo da interventi esterni; è necessaria anche una profonda riflessione sul sistema di governance e sui meccanismi interni che regolano le pratiche operative delle istituzioni pubbliche. Un’azione concertata tra le autorità, le imprese e la società civile potrebbe rappresentare la chiave per un futuro più pulito e giusto, escludendo la corruzione dal panorama delle costruzioni e della gestione penitenziaria.