Clima d’odio: l’allerta di Dario Nardella dopo le diffamazioni delle influencer femministe
Firenze, 3 novembre 2025 – Dario Nardella, ex sindaco di Firenze e attuale eurodeputato del PD, ha espresso profonda preoccupazione per il crescente clima d’odio che si manifesta sui social media. Questo commento è emerso nel contesto delle indagini riguardanti tre influencer femministe, accusate di diffamazione e stalking tramite il gruppo WhatsApp denominato ‘Fascistella’, riportando l’attenzione su di lui, poiché il suo nome era associato al soprannome usato all’interno di quella chat, “’Fascistella’ – ha fatto sapere una delle attiviste – è il soprannome goliardico dato da sinistra all’ex sindaco di Firenze”, riporta Attuale.
L’accusa di diffamazione ha preso piede dopo il ritorno di Nardella in Italia da un viaggio in Brasile, dove partecipava a una delegazione europea per discutere un accordo di partenariato fra l’Unione Europea e il Mercosur. La sua reazione è stata immediata e incisiva, avvenuta in un contesto di crescente attenzione mediatica riguardo alle dichiarazioni delle attiviste, tra cui Benedetta Sabene, Carlotta Vagnoli e Valeria Fonte.
Nardella ha dichiarato di non essere a conoscenza del soprannome e ha risposto con orgoglio alla questione dell’etichetta di fascista, affermando: “All’etichetta di fascista, rispondo con orgoglio di essere stato sindaco di Firenze, città Medaglia d’Oro al Valor Militare per la liberazione del nazifascismo.”
La vicenda ha acceso un dibattito più ampio sul clima di tensione sociale, con Nardella che ha messo in luce come i social media siano stati trasformati in strumenti di denigrazione e odio. “Il problema è il clima d’odio e di scontro totale che trova uno sfogo incontrollato sui social media in un miscuglio di diffamazioni e mezze notizie false. Il problema è molto serio”, ha affermato l’eurodeputato.
Nardella ha chiesto un cambiamento, sottolineando che la pratica di pubblicare chat private, sebbene fosse moralmente discutibile, coincide con un fenomeno più ampio che coinvolge i giovani. “I rischi li corrono i nostri giovani che sono totalmente esposti e senza alcun tipo di protezione a questi contenuti.”
Ha messo in evidenza come la politica dovrebbe fungere da esempio, piuttosto che alimentare il clima di conflitto. “Spesso cavalca questo clima di rissa, spesso i politici vedono i propri avversari come rivali da assalire e abbattere, invece è proprio la politica che dovrebbe dare il buon esempio.”
Nardella ha infine concluso il suo intervento con un accorato appello a ritrovare “umanità, misura e responsabilità”, con lo sguardo rivolto verso un futuro migliore, non solo per i propri figli, ma per la società intera. “Dovremmo recuperare umanità, misura e responsabilità.”