Interferenze russe costringono l’aereo di Ursula von der Leyen a atterrare a Plovdiv
Domenica pomeriggio, l’aereo su cui viaggiava la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è stato costretto ad atterrare a Plovdiv, Bulgaria, utilizzando solo mappe cartacee a causa di interferenze che hanno compromesso il sistema GPS dell’aereo. Le autorità bulgare sospettano un coinvolgimento della Russia, riporta Attuale.
La Commissione europea ha confermato la notizia, specificando che il volo charter “è atterrato in sicurezza” senza alcun cambio di rotta a causa dell’incidente, come dichiarato dalla portavoce Arianna Podestà.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha negato il coinvolgimento di Mosca nel guasto del sistema di navigazione, affermando: “Le vostre informazioni non sono corrette”. Podestà ha riferito che le autorità bulgare hanno indicato chiaramente una “palese interferenza da parte della Russia”. Il ministro dei Trasporti italiano, Matteo Salvini, ha commentato: “Non faccio il tecnico aeronautico. Leggevo che la Russia smentisce qualsiasi coinvolgimento. Quindi, non commento le ipotesi”.
Questo incidente si inserisce in un più ampio contesto di sospette interferenze elettroniche russe, che hanno colpito la navigazione satellitare in Europa. Von der Leyen, prima di giungere in Bulgaria, ha visitato sette Paesi confinanti con Russia e Bielorussia per riaffermare il sostegno dell’Unione Europea.
Durante la sua visita a Plovdiv, von der Leyen ha incontrato il premier bulgaro, Rosen Zhelyazkov, e visitato una fabbrica di munizioni. Alcuni manifestanti, guidati dal leader del partito filorusso Revival, Kostadin Kostadinov, erano presenti all’incontro. Podestà ha commentato: “Siamo consapevoli, e in qualche modo abituati, alle minacce e intimidazioni che sono parte del comportamento ostile della Russia”, aggiungendo che tali eventi rafforzano l’impegno dell’Unione europea nel miglioramento delle capacità di difesa e del supporto all’Ucraina.
Le interferenze elettroniche che disturbano voli, navi e droni sono state segnalate da mesi da diversi Paesi dell’Unione. Lo scorso giugno, tredici Stati hanno scritto alla Commissione per richiamare l’attenzione su questo problema. Bruxelles sta preparando un piano specifico per l’aviazione in collaborazione con l’Agenzia dell’UE per la sicurezza aerea (Easa), Eurocontrol, e i fornitori di servizi di navigazione aerea.
Inoltre, la Commissione ha già sanzionato diverse aziende coinvolte in attività di interferenza con il segnale GPS e sta supportando le richieste di risarcimento dei Paesi baltici nei confronti di Mosca presso l’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (Icao).