Petraeus: ‘L’Europa dovrebbe utilizzare i fondi congelati per sostenere l’Ucraina’
David Petraeus, ex direttore della CIA e comandante di forze multinazionali in Iraq e in Afghanistan, ha sottolineato la necessità per l’Europa di utilizzare i fondi congelati per supportare l’Ucraina di fronte all’aggressione russa. «Nessuno conosce il costo della guerra più di coloro che vi hanno partecipato. È fondamentale porre fine a un conflitto in modo duraturo, giusto e ragionevole», ha affermato Petraeus, evidenziando l’importanza di un approccio strategico in questo frangente, riporta Attuale.
Le attuali negoziazioni per la pace in Ucraina rimangono incerte. Petraeus ha indicato che molto dipende dalle concessioni russe. Attualmente, l’elenco delle questioni in discussione è passato da 28 a 19 punti concordati tra Stati Uniti e Ucraina. Tuttavia, le richieste russe continuano a essere estremamente elevate, comprendendo la sostituzione del presidente Zelensky con una figura pro-russa e l’occupazione di territori non controllati, come le aree fortificate nel sud-est del paese. «L’Ucraina sta infliggendo perdite ai russi che non possono essere comprese da chi non ha mai comandato in guerra», ha dichiarato Petraeus.
In merito alle azioni richieste dall’Occidente, Petraeus ha suggerito un duplice approccio: in primo luogo, fornire ulteriore supporto militare all’Ucraina, incluso l’uso di circa 200-250 miliardi di dollari di riserve congelate in banche europee come base per emissioni di titoli Euroclear. Questo sostegno potrebbe migliorare le capacità difensive ucraine contro attacchi aerei e droni, raddoppiando anche la produzione di droni da 3,5 a 7 milioni all’anno.
La seconda serie di azioni dovrebbe includere sanzioni più severe per danneggiare l’economia di guerra russa. Nonostante l’ultima tornata di sanzioni da parte dell’UE, Petraeus ha avvertito che l’economia russa è più fragile di quanto molti credano, con il fondo di benessere nazionale previsto per esaurirsi nel prossimo anno. La sua scomparsa avrà ripercussioni drastiche sulla capacità di Putin di continuare un conflitto militare prolungato.
Inoltre, Petraeus ha richiamato l’attenzione sulla proposta di garanzie di sicurezza. Sebbene la Premier italiana Giorgia Meloni non sia favorevole alla presenza di truppe ucraine sul campo, Petraeus ha evidenziato l’importanza di garanzie di sicurezza più concrete rispetto all’articolo 5 del trattato NATO. «È fondamentale fornire capacità tecniche e sistemi d’arma significativi all’Ucraina piuttosto che una semplice presenza», ha concluso.