Iran: obiettivi di Usa e Israele nel cambio di regime

21.06.2025 07:45
Iran: obiettivi di Usa e Israele nel cambio di regime

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI – Mentre la tensione tra Iran e Israele cresce con scambi di missili, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha avuto un incontro ieri a Ginevra con i rappresentanti dei governi di Francia, Germania e Regno Unito, insieme all’Alto rappresentante dell’Unione Europea, nella speranza di trovare una via pacifica per risolvere il conflitto, riporta Attuale.

1 Quali sono gli obiettivi dell’Europa?

I rappresentanti europei, tra cui il ministro francese Jean-Noël Barrot, il tedesco Johann Wadephul, il britannico David Lammy e l’Alto rappresentante UE Kaja Kallas, concordano sul fatto che non ci siano soluzioni militari al problema nucleare iraniano e spronano Teheran a continuare il dialogo con gli Stati Uniti. Wadephul ha sottolineato che Teheran sembra aperta a proseguire i negoziati, con contatti previsti con il segretario di Stato americano Marco Rubio. L’Europa non mira a convincere Israele a interrompere gli attacchi, bensì a dissuadere Trump da un’intervento militare, esercitando così pressione su Israele affinché fermi le sue operazioni in cambio di concessioni da parte di Teheran. La Francia considera illuso e pericoloso il pensiero di indurre un cambio di regime in Iran, contrastando con le aspettative di Israele. Inoltre, Barrot ha affermato che l’Iran deve terminare il suo supporto al terrorismo e fermare la sua politica di destabilizzazione attraverso alleati come Hamas, Hezbollah e Houthi.

2 Che cosa vuole l’Iran?

Il ministro Araghchi ha ricordato che erano programmati colloqui tra gli Stati Uniti e l’Iran per domenica scorsa in Oman, pochi giorni dopo che Israele ha condotto un attacco, che è stato definito «un tradimento». Teheran è disponibile a discutere la questione nucleare, ma insiste nel mantenere il diritto di proseguire il suo programma civile. In merito ai timori di utilizzo militare, Araghchi ha evidenziato che un accordo firmato nel 2015 con le potenze mondiali, annullato nel 2018 a causa del ritiro degli Stati Uniti, prevede garanzie. In risposta, l’Iran ha cominciato a ignorare alcuni dei suoi impegni, accelerando l’arricchimento dell’uranio. In sostanza, l’Iran potrebbe considerare concessioni sul nucleare militare, ma non accetterà mai un cambio di regime a Teheran, che sembra essere l’obiettivo primario di Israele.

3 Che cosa chiede Israele?

Mentre i negoziati di Ginevra si concentrano su Washington come interlocutore finale, Israele appare disinteressato e non coinvolto, avendo cambiato direzione. La preoccupazione che l’Iran possa sviluppare una bomba atomica è presente da anni e rappresenta la giustificazione principale per gli attacchi, ma ora, dopo i primi successi dell’operazione Rising Lion, il premier Benjamin Netanyahu non si accontenta solo della neutralizzazione delle basi nucleari; desidera porre fine al regime degli Ayatollah, considerato una minaccia costante per la regione e per l’Occidente dal 1979.

4 A cosa punta l’America?

Il presidente Donald Trump, per decidere se intervenire militarmente o meno, si è dato due settimane di tempo, un periodo che nel contesto attuale è significativo. Paradossalmente, il «miglior negoziatore dell’universo» (come descritto dai suoi collaboratori) desiderava riprendere i colloqui con l’Iran prima della guerra per un accordo nucleare, mentre in passato aveva già fatto fallire l’accordo vigente dal 2015 al 2018.

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