Israele bombarda Doha durante incontro dei leader di Hamas
Nel pomeriggio di martedì Israele ha tentato di uccidere con un bombardamento aereo i leader più importanti di Hamas mentre erano riuniti a Doha, in Qatar, per discutere una proposta di cessate il fuoco presentata dagli Stati Uniti, riporta Attuale.
Questo evento segna una svolta significativa, poiché è la prima volta che Israele attacca un paese arabo del Golfo. Il Qatar, alleato degli Stati Uniti e ospitante della più grande base militare statunitense nella regione, ha fino ad ora mediato nei negoziati tra Hamas e Israele, facilitando tentativi di raggiungere un accordo di cessate il fuoco e la liberazione di ostaggi israeliani. Gli altri governi occidentali, incluso quello italiano, si sono spesso affidati al ruolo mediatorio dell’emiro al Thani in questioni delicate.
L’operazione israeliana ha centrato l’obiettivo su un incontro segreto nel prestigioso quartiere di al Katara. Tra i leader attaccati vi erano Khaled al Hayya, Zaher Jabarin, Khaled Meshaal e Muhammad Darwish, tutti membri chiave dell’amministrazione di Hamas dal precedente attacco aereo che ha eliminato il capo politico Ismail Haniyeh nel luglio 2024. Rapporti israeliani indicano che Jabarin gestisce le finanze, al Hayya coordina a Gaza e Meshaal sovraintende le operazioni al di fuori dei territori palestinesi.
Hamas ha sostenuto che i suoi leader sono sopravvissuti all’attacco, considerandolo un fallimento. Il bombardamento ha causato la morte di cinque membri minori del gruppo, tra cui Himam al Hayya, figlio di uno dei leader colpiti, oltre a un agente dei servizi di sicurezza del Qatar. Nonostante ciò, un ufficiale israeliano ha dichiarato che c’è “crescente ottimismo” riguardo al successo dell’operazione, affermando che Hamas avrebbe tentato di minimizzare l’accaduto.
Israele ha impiegato dieci aerei per l’operazione, riforniti in volo considerata la distanza di 1.800 chilometri da Israele. Gli aerei hanno attraversato il territorio siriano senza autorizzazione, e un attacco aereo precedente in Siria potrebbe aver facilitato l’operazione. Questa manovra ha evitato l’invasione dello spazio aereo di Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, prevenendo rilevanti proteste diplomatiche.
La risposta del Qatar è stata dura, definendo l’attacco come “codardo” e una “violazione palese delle leggi internazionali”. Il Wall Street Journal ha riportato che Israele ha avvisato l’Amministrazione Trump pochi minuti prima dell’attacco, generando una tensione diplomatica significativa. Trump ha preso le distanze dall’attacco, sottolineando che è stata una decisione di Netanyahu e non sua, e ha assicurato all’emiro al Thani che un simile attacco non si ripeterà.
Se confermata, questa operazione complica ulteriormente i già difficili negoziati per un cessate il fuoco. Gli ultimi sforzi in tal senso risalgono a marzo, con i leader di Hamas recentemente giunti da Egitto e Turchia per negoziare in un ambiente considerato sicuro. L’attacco, insolito per essere rivendicato immediatamente dalle forze israeliane, è stato ad ogni modo un colpo drastico nel tentativo di affrontare Hamas, i cui leader ora si trovano in una situazione critica incerta.