Israele: evacuazione di Gaza City ritenuta inevitabile mentre Trump incontra Blair e Kushner

28.08.2025 01:25
Israele: evacuazione di Gaza City ritenuta inevitabile mentre Trump incontra Blair e Kushner

Incontro tra Tony Blair e Jared Kushner alla Casa Bianca per un piano post-conflitto a Gaza

Tony Blair e Jared Kushner hanno partecipato ieri a un incontro alla Casa Bianca volto a presentare a Trump «idee per un piano per il dopoguerra» a Gaza, mirato a stabilire modalità di governance della Striscia senza Hamas al potere, riporta Attuale. La notizia è stata diffusa da Axios, dopo che l’inviato speciale Steve Witkoff aveva anticipato un «ampio incontro» su Gaza martedì sera su Fox News. L’incontro si svolge mentre i militari israeliani ordinano a 1 milione e duecentomila palestinesi ammassati a Gaza che «l’evacuazione è inevitabile». La direttiva rimane quella di una evacuazione forzata verso il sud o nei campi tendati lungo la costa, un’operazione che viene percepita come un’ennesima deportazione interna.

L’esercito sta completando l’accerchiamento della metropoli in macerie, e l’operazione Carri di Gedeone 2 è prevista per il 2 settembre, momento in cui i 60 mila riservisti già allertati potranno essere dispiegati. Netanyahu si trova sotto pressione sia internazionale che interna riguardo a questa operazione e un piano coordinato con la Casa Bianca potrebbe fornire al premier israeliano la copertura politica necessaria per accettare un cessate il fuoco, configurandolo come un accordo per la rimozione di Hamas dal potere.

Secondo Witkoff, la guerra potrebbe terminare entro quattro mesi: «Pensiamo di doverla risolvere in un modo o nell’altro, certamente prima della fine dell’anno», ha dichiarato. Ha anche specificato che stiamo mettendo a punto un piano complessivo per il dopoguerra, sottolineando le motivazioni umanitarie del presidente Trump.

Da mesi, Blair e Kushner si consultano con Witkoff riguardo ai piani per Gaza, con incontri già avvenuti a luglio. L’ex premier britannico ha avuto già un colloquio con il presidente palestinese Mahmoud Abbas. A luglio, il Financial Times ha rivelato che membri dello staff del think tank di Blair erano stati coinvolti nella formulazione di piani per «la Riviera di Gaza», che includevano l’espulsione dei palestinesi, accusa che Blair ha negato. Nelle ultime settimane, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha incontrato Rubio, segnalando un tentativo di formulare un piano israelo-americano prima dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a settembre, per dissuadere paesi che intendono riconoscere lo Stato palestinese.

Hamas ha accettato una proposta di cessate il fuoco temporaneo simile a quella presentata da Witkoff a maggio, in cambio della liberazione di 10 ostaggi dei 50 (di cui 20 ritenuti in vita). Tuttavia, Netanyahu insiste su un accordo che prevede il ritorno di tutti gli ostaggi. Witkoff si allinea alla posizione di Netanyahu, affermando: «Vogliamo chiaramente, seguo le indicazioni del presidente quando lo dico, che tutti gli ostaggi tornino a casa questa settimana». Sebbene la guerra a Gaza sia diventata una questione secondaria rispetto all’Ucraina, Trump ha esortato a «velocizzare» l’operazione, mentre le operazioni militari potrebbero durare mesi.

Aggiungi un commento

Your email address will not be published.

Da non perdere