Israele e la Superiorità Aerea su Teheran: Una Situazione Inaspettata
Durante il fine settimana, Israele ha affermato di aver raggiunto la superiorità aerea sulla capitale iraniana, Teheran. Questo implica che le difese aeree dell’Iran sarebbero state compromesse al punto da consentire ai caccia israeliani di effettuare bombardamenti senza rischiare un abbattimento, o con un rischio minimo, poiché non vi sarebbe più nulla in grado di contrastarli, riporta Attuale.
Le recenti operazioni militari suggeriscono che, sebbene Israele non abbia ancora raggiunto una superiorità totale, si stia avvicinando a questo obiettivo. La superiorità aerea è un vantaggio cruciale in un conflitto, potendo influenzare drasticamente gli esiti. Recentemente, Israele ha intensificato i bombardamenti sull’Iran, causando la morte di oltre 200 persone in tutta la nazione.
Dalla notte tra il 12 e il 13 giugno, Israele ha lanciato attacchi simultanei colpendo numerosi obiettivi di rilevanza strategica, tra cui siti nucleari, comandi militari e piattaforme di lancio di missili. Un obiettivo chiave sono stati i sistemi radar, utilizzati dall’Iran per rilevare i caccia israeliani, e soprattutto i sistemi di difesa aerea, tra cui alcuni modelli di origine sovietica come gli S-300 e i Tor, oltre a quelli acquistati dalla Cina.
Questi sistemi di difesa aerea sono costituiti da veicoli pesanti equipaggiati sia con radar per l’individuazione aerea sia con missili per l’intercettazione. Sono versatili, in grado di essere spostati in diverse posizioni e di operare autonomamente senza la necessità di supporto esterno.
Israele ha iniziato un’operazione sistematica di distruzione di questi sistemi. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un’intervista a Fox News, ha affermato che il paese sta “rimuovendo strato per strato” le difese aeree iraniane. Un video pubblicato dall’esercito israeliano mostra la distruzione di un sistema Tor.
Nonostante ciò, questo non implica che tutte le difese iraniane siano state annientate; Israele è riuscito a creare un passaggio aereo per i suoi caccia, permettendo loro di bombardare la capitale iraniana con maggiore efficacia.
Dati alcuni indizi, sembra che Israele abbia effettivamente ottenuto una certa forma di superiorità aerea su Teheran. La durata delle operazioni è indicativa: alcuni caccia israeliani hanno bombardato obiettivi sopra Teheran per oltre due ore senza incontrare resistenza significativa.
Inoltre, Israele ha cominciato a utilizzare aerei da combattimento meno sofisticati, dotati di sistemi di evasione meno avanzati, in quanto il rischio legato alle difese aeree iraniane sembra essersi ridotto. Se inizialmente venivano utilizzati solo i caccia F-35, ora anche gli F-15 e F-16, i quali sono stati progettati durante gli anni Settanta e successivamente aggiornati, sono stati impiegati.
Tuttavia, l’Iran non è completamente privo di difese. Le forze israeliane riconoscono che il paese possiede ancora diversi sistemi di difesa aerea che possono essere spostati su Teheran, ma che probabilmente sono allocati per proteggere altre località strategiche, come i siti nucleari o le infrastrutture critiche.
Il fatto che, a pochi giorni dall’inizio degli attacchi, Israele riesca a quasi dominare gli spazi aerei su Teheran rappresenta un grande insuccesso per la leadership iraniana. Questo può essere spiegato da vari fattori, compreso l’elemento sorpresa: l’Iran era a conoscenza della preparazione di eventi ostili da parte di Israele, ma la leadership era convinta che l’attacco sarebbe avvenuto dopo negoziati programmati con gli Stati Uniti. Inoltre, il fatto che Israele sia riuscito a decimare i comandi militari iraniani fin dall’inizio ha paralizzato ulteriormente le difese della nazione.
Un’altra considerazione riguarda le difese aeree iraniane, che, come evidenziato dal giornalista Yaroslav Trofimov sul Wall Street Journal, non hanno mai raggiunto livelli elevati di sofisticazione. L’Iran ha storicamente investito poco nella difesa aerea, preferendo concentrare i propri sforzi sul potere di deterrenza, confidando che la potentità militare e quella degli alleati dissuadessero Israele dall’attaccare.
Tuttavia, nell’ultimo anno, gli alleati dell’Iran, come Hezbollah in Libano e il governo di Bashar al Assad in Siria, sono stati indeboliti o rovesciati, lasciando l’Iran in una posizione vulnerabile.
