Israele pronta a fermare la Flotilla diretta a Gaza con il minimo uso della forza

30.09.2025 10:05
Israele pronta a fermare la Flotilla diretta a Gaza con il minimo uso della forza

Israele pronto a fermare la Flotilla diretta a Gaza

Israele ha espressamente confermato la sua determinazione a gestire l’arrivo della Flotilla diretta verso Gaza. Il direttore generale del ministero degli Esteri israeliano, Eden Bar Tal, ha affermato che il paese fermerà le imbarcazioni con “professionalità e con il minimo uso della forza possibile”. Queste dichiarazioni giungono mentre un gruppo di volontari ha dichiarato l’intento di “rompere il blocco navale” in atto dalla Striscia di Gaza. “Abbiamo stabilito l’obiettivo di fermare la Flotilla, in base a un divieto di navigazione in vigore sin dal 2007 che una commissione di inchiesta dell’Onu del 2011 ha considerato legittimo”, riporta Attuale.

Bar Tal ha sottolineato che mentre ci sono volontari in buona fede a bordo, ci sono anche militanti radicali. “Non intendiamo utilizzare la massima forza, agiràmo in maniera tale da evitare per quanto possibile che qualcuno si faccia del male,” ha aggiunto. Dopo aver cercato di convincere i responsabili della Flotilla a utilizzare canali alternativi per la consegna degli aiuti, afferma che “tutte le offerte sono state rifiutate, comprese quelle del governo italiano e del Vaticano”.

Riguardo alla presenza di navi militari italiane e spagnole nella zona, Bar Tal ha assicurato che “sono coordinate con Israele e non interferiranno” con le operazioni delle forze armate israeliane, conosciute come Tsahal. Inoltre, ha manifestato preoccupazioni riguardo all’eventualità che alcune navi possano tentare di forzare il blocco. “Siamo consapevoli che questo possa accadere, ma i nostri militari hanno ordini precisi per ridurre al minimo i rischi per gli equipaggi dei volontari,” ha ribadito.

Infine, Bar Tal ha accennato ai tempi dell’arrivo delle navi nelle acque controllate da Israele. Si è ipotizzato che questo potrebbe verificarsi il 2 ottobre, giorno di Yom Kippur, festività ebraica in cui il paese si ferma. “Noi saremo pronti, nulla sarà lasciato al caso,” ha concluso.

1 Comments

  1. Assurdo, pensare che ci siano persone pronte a rischiare la vita per “rompere il blocco”. Ma chi lo fa non capisce che ci sono anche militanti con intenti violenti… Spero che la situazione si risolva senza troppe tensioni. I nostri militari là devono essere ben preparati!!!

Aggiungi un commento

Your email address will not be published.

Da non perdere