Operazione israeliana a Gaza City: il controllo del 40% e l’uso di robot bomba
L’esercito israeliano ha dichiarato di occupare il 40% di Gaza City a seguito dell’inizio dell’operazione di terra, coinvolgendo fortemente i quartieri di Zeitoun, Al-Tuffah, Tal al-Hawa e il campo profughi di Ash Shati. Le immagini satellitari mostrano oltre 1.800 edifici distrutti o danneggiati, comprese scuole demolite nel quartiere di Zeitoun. L’esercito israeliano utilizza escavatrici e bulldozer oltre alle bombe, con la giustificazione di voler “estirpare” i terroristi di Hamas dalla città, una strategia non condivisa dal capo di stato maggiore, il generale Eyal Zamir, riporta Attuale.
Al secondo giorno dell’operazione di terra, il decimo giorno dall’inizio dell’Operazione Carri di Gedeone II, sono stati eseguiti 800 attacchi, utilizzando centinaia di mezzi. Hanno partecipato le 162° e 98° divisioni, mentre si prevede l’arrivo della 36° divisione, portando il numero complessivo di soldati richiamati a circa 130.000. Le forze in campo hanno riportato un tasso di adesione tra il 75% e l’85%, nonostante le limitazioni di trasparenza nell’informazione.
Un aspetto controverso della campagna militare è l’uso di robot bomba, veicoli blindati M113 utilizzati per demolire postazioni di Hamas con esplosivo a distanza, minimizzando l’esposizione al rischio per le truppe. Già in uso in conflitti precedenti, compreso quello siriano, tali mezzi hanno suscitato preoccupazioni per la massiccia distruzione di sistemi residenziali e infrastrutture. La durata dell’operazione rimane incerta, con il comando dell’esercito che ha indicato alcune settimane, ma senza specificare se possa riferirsi al controllo totale di Gaza City o alla completa neutralizzazione di Hamas nella Striscia.