Istituzioni, imprese e Terzo settore uniti per lo sviluppo sostenibile in Africa

17.07.2025 15:35
Istituzioni, imprese e Terzo settore uniti per lo sviluppo sostenibile in Africa

Nuovo protocollo di intesa per la cooperazione in Africa

ROMA – Nelle ultime ore è stato presentato presso la sede di Acri a Roma un innovativo protocollo di intesa che coinvolge importanti attori del panorama istituzionale, imprenditoriale e del Terzo settore italiano, con l’obiettivo di implementare una nuova iniziativa di cooperazione internazionale per promuovere lo sviluppo sostenibile in Africa. Riporta Attuale.

Gli enti firmatari del protocollo includono l’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa (Acri), la Cassa Depositi e Prestiti Spa (CDP), Confindustria Assafrica & Mediterraneo, l’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI), il Coordinamento Italiano delle Organizzazioni Non Governative Internazionali (CINI), il network di ONG italiane LINK 2007 – Cooperazione in Rete e il Coordinamento Italiano delle Diaspore per la Cooperazione Internazionale (CIDCI).

Questa cooperazione intende sperimentare un progetto comune per lo sviluppo sostenibile di diverse comunità in Africa, selezionate dal Comitato dei promotori, composto da rappresentanti di ciascun soggetto coinvolto. Tale Comitato sarà responsabile della definizione delle linee guida dell’iniziativa, identificando i territori e i settori di intervento, oltre a dare il via libera ai progetti redatti da un apposito Comitato operativo.

Il progetto si baserà sui principi di co-progettazione, inclusione e sostenibilità, promuovendo l’interazione tra attori pubblici, privati e della società civile. Il protocollo consente la possibilità di coinvolgere ulteriori entità, a patto che vi sia consenso unanime da parte del Comitato dei promotori.

I firmatari utilizzeranno le loro competenze e risorse, coadiuvati da consulenti esperti, per studiare, realizzare e monitorare l’iniziativa, che rappresenta un passo concreto verso una cooperazione internazionale più equa, sostenibile e condivisa, in linea con i principi stabiliti dalla legge 125/2014 riguardante la cooperazione internazionale per lo sviluppo.

“Il protocollo segna un’iniziativa altamente innovativa”, ha commentato Giovanni Azzone, presidente di Acri. “Per la prima volta, soggetti differenti – profit, non profit, ONG e rappresentanze delle diaspore – si uniscono per esplorare concretamente la possibilità di mettere in comune risorse, competenze e esperienze al fine di raggiungere un obiettivo comune e sviluppare un metodo di co-progettazione sin dalle fasi iniziali, con l’intento che possa essere ripetuto in futuro. Questo processo segue le ultime indicazioni normative e dimostra la possibilità di costruire alleanze solide e generative. Le Fondazioni di origine bancaria confermano così il proprio ruolo di costruttori di ponti per il bene comune”.

Giovanni Gorno Tempini, presidente CDP, ha espresso il proprio orgoglio per partecipare a questa “iniziativa concreta frutto delle sinergie tra attori pubblici, privati e del Terzo Settore”. Ha aggiunto che “la rete formata dalla firma di questo protocollo rappresenta un nuovo e virtuoso modello capace di dare impulso a progetti di cooperazione internazionale a elevato potenziale per le popolazioni africane. CDP, come Istituzione Finanziaria Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, è pronta a collaborare con determinazione e responsabilità con queste realtà unite da una visione condivisa, per affrontare sfide globali e generare impatti duraturi”.

Enrico Maria Bagnasco, presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, ha anche lui sottolineato l’importanza di far parte di questa iniziativa multiattore, che riunisce diverse competenze per promuovere lo sviluppo sostenibile in Africa. Ha aggiunto: “Il protocollo si integra perfettamente nel contesto del Piano Mattei, rafforzando il legame tra gli stakeholders italiani operanti nel Continente e le diaspore africane. È un modello innovativo che mira a generare impatti positivi a lungo termine, in cui le imprese italiane possono contribuire non solo con tecnologie e know-how, ma anche con una cultura aziendale che abbraccia valori di sostenibilità, sviluppo locale, formazione professionale e integrazione sociale”.

Silvia Stilli, presidente della Rete AOI, ha spiegato di aver “aderito con convinzione a questo protocollo, risultato di un costruttivo confronto tra Acri e gli attori della cooperazione internazionale italiana, in quanto rafforza il percorso delineato dalla L.125/2014 verso un intervento sistemico e riconosce il ruolo cruciale delle organizzazioni della società civile come promotrici di comunità e per la loro presenza continua nelle aree di crisi e povertà. Con l’obiettivo di una cooperazione basata su partenariati equi, visione condivisa e protagonismo dei territori, in dialogo costruttivo con il settore profit e le fondazioni, AOI vede in questa alleanza un’opportunità per mettere in rete esperienze consolidate e rafforzare il ruolo sociale e politico della società civile, sia italiana che africana, nella promozione di uno sviluppo giusto, inclusivo e sostenibile”.

Anche Luca De Fraia, presidente CINI, ha manifestato soddisfazione nel contribuire a questa alleanza innovativa che unisce istituzioni, imprese, ONG e diaspore, sottolineando che “questo Protocollo rappresenta un passo concreto verso una cooperazione internazionale più equa e inclusiva, incentrata sui territori e sulle comunità africane”.

Infine, Sandro De Luca, presidente di LINK 2007, e Bertrand Mani Ndongbou, presidente di CIDCI, hanno entrambi espresso la loro soddisfazione per far parte di un’iniziativa di “grande rilevanza, per fornire risposte concrete alle sfide attuali attraverso un partenariato ampio e innovativo tra diversi attori. Ci troviamo in un contesto globale in cui i valori collettivi e la solidarietà vengono messi continuamente in discussione.

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