Ivan Urgant e Alla Pugacheva, le star contro la guerra protette da Putin

26.07.2025 23:55
Ivan Urgant e Alla Pugacheva, le star contro la guerra protette da Putin

Il Ritorno di Ivan Urgant: Un’Apertura Controversiale nel Contesto Russo

DAL NOSTRO INVIATO
MOSCA – Ivan Urgant è pronto a tornare alla ribalta televisiva. Anche se non tutti lo apprezzano, alcuni luoghi di potere sembrano doverne tollerare la presenza. A gennaio del 2020, per allontanare la tristezza portata dal Covid, Urgant ha creato un alter ego italiano e ha presentato «Un concerto di stelle del Paese più bello del mondo», un programma originale in cui artisti russi reinterpretavano celebri canzoni italiane di artisti come Al Bano e Toto Cutugno. Questa iniziativa ha mostrato tanto affetto verso l’Italia, quanto la forza di Urgant, che ha sempre avuto un enorme seguito nel panorama russo. Ogni progetto che toccava, dal suo talk show a progetti musicali e cinematografici, si trasformava in un grande successo, rendendolo una figura carismatica e influente, paragonabile a un gigante del settore come Fiorello.

Purtroppo, l’emergere della guerra in Ucraina ha complicato le cose per Urgant. Sebbene abbia evitato dichiarazioni esplicite sui conflitti, le sue opinioni sono chiare e in disaccordo con quelle del governo. Ha lasciato il Primo canale, rinunciando a numerosi eventi a cui partecipava, e una nube di silenzio si è abbattuta su di lui, interrotta solo da richieste sporadiche di marchiarlo come “agente straniero” da parte di alcuni deputati di ideologia ultranazionalista.

Alla fine di marzo scorso, il sospetto sull’apertura di un’agenzia a Parigi da parte sua, per organizzare spettacoli all’estero, ha dato spunto a richieste di verifica delle sue attività. A fine maggio, la Duma di Stato ha chiesto un’indagine su Urgant, ipotizzando che potesse aver ricevuto fondi da aziende straniere per le sue performance recenti in Europa e in Israele, dove è vissuto per un anno prima di tornare a Mosca. In questo contesto, è emerso anche il nome di Alla Pugacheva, la popolare cantante conosciuta come la Primadonna della musica russa, la cui fama risale ai tempi dell’Unione Sovietica.

Purtroppo, alla primavera del 2022, Pugacheva si è trasferita in Israele con suo marito, il comico Maksim Galkin, che si è opposto alla guerra e per questo è stato registrato come agente straniero. Contrariamente a lui, Pugacheva non ha mai ricevuto tale accusa, nonostante la sua richiesta di essere inserita nell’elenco. Oleg Sviridenko, vice ministro della Giustizia, ha fornito spiegazioni sulle ragioni per cui Urgant e Pugacheva non sono stati etichettati come agenti stranieri. «Non possiamo agire senza prove concrete. Se una persona vive all’interno della legge, non possiamo muoverci senza dati solidi», ha dichiarato Sviridenko, evocando la necessità di un processo giuridico che, al contrario, è negato a molti altri.

Recentemente, l’annuncio della riabilitazione definitiva di Urgant è giunto grazie a un’importante pubblicazione di intrattenimento. L’artista è atteso di nuovo sugli schermi russi e questa scelta «è supportata da alcune figure high-profile governative», secondo quanto riportato da un noto critico dei media. È evidente che molti esponenti del potere, nel contesto di una possibile normalizzazione della società russa, avrebbero espresso il desiderio che Urgant faccia nuovamente la sua apparizione in televisione e cinema.

Con Pugacheva, Urgant è diventato uno degli Intoccabili, protetto dalla sua immensa popolarità. In un’intervista recente, aveva rivelato di amare La fattoria degli animali di George Orwell, un romanzo che può sembrare una metafora dello stalinismo. Questo libro include frasi che catturano l’essenza della disuguaglianza, sottolineando che mentre tutti gli animali sono uguali, alcuni sono più “uguali” di altri. , riporta Attuale.

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