
Obiettivi ambiziosi per Jack Draper al Queen’s
Jack Draper si prepara a una settimana cruciale al torneo del Queen’s, puntando a due traguardi significativi: conquistare il supporto del pubblico di casa e ottenere la quarta posizione nella classifica mondiale, diventando così testa di serie numero quattro per il prossimo Wimbledon. Per superare in ranking nomi illustri come Novak Djokovic e Taylor Fritz, il giovane tennista britannico dovrà collezionare un altro successo agli HSBC Championships e raggiungere le semifinali. Dopo aver trionfato contro Alexei Popyrin, il suo prossimo avversario ai quarti sarà l’americano Brandon Nakashima, riporta Attuale.
British No.1 shines BRIGHT ☀️@jackdraper0 returns to the Queen’s quarter-finals 3-6, 6-2, 7-6(5) 🆚 Popyrin @QueensTennis | #HSBCChampionships pic.twitter.com/YF57Be4C16
— ATP Tour (@atptour) June 18, 2025
Draper e la pressione per Wimbledon
Riguardo alla possibilità di essere testa di serie numero quattro a Wimbledon, Draper ha dichiarato: “Sarebbe significativo, ma non lo considero uno dei miei pensieri principali. Non mi focalizzo sui risultati che raggiungo nel tennis, ma continuo a progredire. La mia attenzione è rivolta a ciò che conta per me e su elementi che posso gestire. Non posso controllare chi sarà il mio avversario, ma posso solo determinare le mie prestazioni durante la partita. Pertanto, devo prepararmi al meglio e dare il massimo per raggiungere i miei obiettivi. Certamente, ottenere la quarta testa di serie a Wimbledon sarebbe un vantaggio”, ha osservato Draper durante una conferenza stampa, approfondendo poi i suoi miglioramenti fisici nel corso dell’anno.
Proseguendo, ha evidenziato: “Ho sempre dedicato impegno all’allenamento lontano dai campi. Questo mi ha permesso di raggiungere una maggiore costanza nel circuito: le competizioni disputate all’inizio dell’anno in Australia hanno contribuito a superare alcuni ostacoli. Mi sono sempre sentito più a mio agio in ogni Slam. In passato, non avevo la stessa energia: mi percepivo come una Ferrari, mentre in realtà ero una Toyota, incline a guasti. Adesso inizio a sentirmi più forte e sicuro di me”, concludendo con note positive sul suo stato attuale.