Jannik Sinner non subiva una sconfitta di questo tipo dal 2023, ma era solo una questione di tempo prima che accadesse. La caduta contro un formidabile Alexander Bublik, ex campione del torneo, agli ottavi di finale dell’ATP 500 di Halle ha interrotto una serie di statistiche incredibili che l’altoatesino riusciva a mantenere da anni, riporta Attuale.
Il tennista italiano aveva una striscia positiva di 48-0 contro avversari diversi da Carlos Alcaraz e non subiva un ko da un tennista non classificato tra i primi venti da ben 673 giorni. Così si è fermata a 66 vittorie la straordinaria sequenza del 23enne di San Candido, accumulata dopo l’ultimo stop contro Dusan Lajovic a Cincinnati nel 2023, quando poco prima aveva conquistato il trofeo del Master 1000 a Toronto. Solo due giocatori nella storia hanno fatto meglio: Roger Federer, che ha raggiunto le 77 vittorie in due periodi (2010-2012 e 2005-2006), e Rafael Nadal, che ha ottenuto 69 vittorie tra il 2019 e il 2021.
📊 Fin de série pour Jannik Sinner
, battu par Alexander Bublik (N°45) !
Pour la première fois depuis août 2023 ❗️, l’Italien a perdu un match face à un joueur classé en dehors du Top 20.✍️ Les plus longues séries de victoires face à des joueurs classés en dehors du Top 20… pic.twitter.com/D8TbJBSgo9
— Jeu, Set et Maths (@JeuSetMaths) June 19, 2025
Gli altri numeri
Il numero uno del mondo arrivava a questo appuntamento dopo aver disputato otto finali consecutive nel circuito maggiore, il che risale al Cincinnati 2024: la sua ultima sconfitta prima di un match conclusivo era stata al Canada Open dello scorso anno, dove era stato sorpreso da Andrey Rublev ai quarti. A Halle, Sinner non è stato costretto ad abbandonare il torneo per un walkover come accaduto a Parigi-Bercy, ma è uscito battuto sul campo dal ‘1000’ di Shanghai 2023 a causa di Ben Shelton. Questo significa che l’italiano ha raggiunto almeno i quarti in 19 tornei consecutivi, un risultato che è diventato il suo marchio di fabbrica, contribuendo alla sua ascesa verso la partita decisiva delle Finals e alla storica vittoria agli Australian Open.
Dopo Wimbledon, pertanto, inizia un nuovo capitolo per le statistiche dell’altoatesino.