La banca centrale russa richiede 200 miliardi di euro a Euroclear per beni congelati in Europa

15.12.2025 10:45
La banca centrale russa richiede 200 miliardi di euro a Euroclear per beni congelati in Europa

La Banca centrale russa chiede 200 miliardi di euro a Euroclear per beni congelati

Lunedì un tribunale di Mosca ha affermato che la banca centrale russa sta tentando di ottenere un risarcimento di 18.200 miliardi di rubli, pari a circa 200 miliardi di euro, dalla società finanziaria belga Euroclear, dove sono depositati circa 185 miliardi di euro di asset russi congelati. La causa è stata intentata dopo che venerdì gli stati membri dell’Unione Europea avevano approvato il congelamento a tempo indeterminato di 210 miliardi di euro di asset finanziari russi depositati in Europa, che prima richiedevano un voto all’unanimità ogni sei mesi per il rinnovo del congelamento, riporta Attuale.

Si prevede che il tribunale russo decida a favore della Banca centrale, permettendo così di richiedere l’esecuzione della decisione presso il Belgio, sede di Euroclear, un ente specializzato nella custodia e gestione di beni finanziari. Tuttavia, è probabile che i paesi europei tentino di ostacolare l’attuazione di una possibile sentenza, date le implicazioni strategiche dei beni russi congelati nei loro piani per il sostegno economico e militare all’Ucraina.

Il congelamento di tali asset rappresenta una misura significativa adottata dall’Unione Europea in risposta alle azioni della Russia nel conflitto ucraino. Questa decisione sottolinea come i beni finanziari stiano diventando un punto cruciale nelle relazioni tra Russia e Occidente, soprattutto nel contesto della guerra in corso. Le nuove normative europee mirano a garantire che i fondi non possano essere utilizzati per finanziare ulteriori aggressioni contro l’Ucraina, riflettendo un impegno a lungo termine per la stabilità della regione.

In questo scenario, la questione del risarcimento è complessa e potrebbe portare a ulteriori tensioni diplomatiche tra la Russia e gli stati europei. La Banca centrale russa ha già avvertito che la richiesta di danni è essenziale per proteggere gli interessi economici del paese, mentre l’Unione Europea resta ferma nel suo approccio contro le politiche russe.

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