Caduta del governo bulgaro tra proteste per corruzione
Il governo bulgaro è crollato a causa di ondate di proteste anti-corruzione che durano da settimane. Il primo ministro Rossen Jeliazkov ha annunciato le dimissioni dell’esecutivo, affermando: «Abbiamo ascoltato la voce della società». La coalizione di governo, formata dal partito Gerb, dai socialisti del Bsp e dai populisti di Itn, è giunta al potere a gennaio, ma ora il presidente Rumen Radev inviterà i partiti del Parlamento a formare un nuovo governo. Se non ci riusciranno, è probabile che nomini un esecutivo ad interim fino a nuove elezioni, riporta Attuale.
A tre settimane dall’ingresso nell’eurozona, la Bulgaria si trova nel mezzo di una crisi politica. Mentre il Paese si avvicina a un traguardo significativo, è emerso un forte risentimento tra la popolazione, in particolare tra i giovani, che lamentano anni di appartenenza all’Unione Europea senza miglioramenti nel rispetto delle leggi e dei diritti.
Le recenti rivolte sono state innescate da un piano governativo di aumento della spesa nel bilancio del prossimo anno, che molti cittadini considerano un aiuto alla corruzione politica piuttosto che un vero progresso. Tuttavia, la proposta di bilancio è stata solo la scintilla: la vera forza trainante delle manifestazioni è stata l’insoddisfazione generale verso l’esecutivo. Quello che era iniziato come una protesta per motivi economici si è rapidamente trasformato in un movimento che chiede responsabilità, trasparenza e una nuova leadership.
La crisi bulgara non è una novità: il Paese ha già affrontato sette elezioni anticipate dopo le massicce proteste anti-corruzione del 2020 contro il governo Borissov.
Critiche emergono anche riguardo al tentativo di portare il Paese nell’area della moneta unica senza che siano stati rispettati i principi fondamentali dello stato di diritto. I detrattori dell’allargamento temono che la turbolenza in Bulgaria possa danneggiare la reputazione dell’Europa, poiché un Paese in fase di ingresso nell’euro è scosso da eventi che influenzano la sua politica fiscale, afferma Mario Bikarski, analista geopolitico senior presso Verisk Maplecroft.
11 dicembre 2025
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