Offensiva della Casa Bianca contro il dissenso politico dopo l’omicidio di Charlie Kirk
L’amministrazione Biden e i repubblicani intensificano la loro campagna contro coloro che hanno espresso sostegno per l’assassinio di Charlie Kirk, un leader del movimento giovanile di destra. Questa strategia appare sempre più come un tentativo di punire e reprimere l’opposizione politica alla destra radicale di Donald Trump, riporta Attuale.
Il presidente Biden ha lanciato attacchi contro la stampa con cause miliardarie contro il New York Times e il Wall Street Journal, mentre i suoi alleati come il vicepresidente JD Vance e il consigliere Stephen Miller intensificano le loro dichiarazioni. Miller sostiene che ci sia stata una “campagna organizzata che ha portato all’assassinio”, nonostante le indagini parlino di un attacco compiuto da un individuo isolato. Miller ha dichiarato: “Incanaleremo la nostra rabbia giusta per sradicare e smantellare le reti di terroristi con tutte le risorse che abbiamo”.
Le autorità stanno indagando su possibili gruppi da classificare come sospetti di terrorismo domestico, proponendo l’analisi di organizzazioni come la Open Society Foundation di George Soros. La ministra della Giustizia, Pam Bondi, non ha confermato queste indagini, mentre Trump ha già minacciato un’inchiesta per racket contro Soros senza specificare le motivazioni.
Le menzionate organizzazioni hanno descritto la violenza politica come un cancro per la democrazia; nel frattempo, oltre 100 fondazioni si sono unite nel rigettare i tentativi di utilizzare l’atto violento per screditare il loro lavoro e limitare le libertà fondamentali. Bondi ha promesso misure contro il linguaggio d’odio, ma senza fornire confini definiti, suscitando critiche da esponenti del partito Repubblicano, incluso il noto conduttore Tucker Carlson.
Un rapporto del National Institute of Justice, che evidenziava come la maggior parte della violenza politica negli ultimi decenni fosse attribuibile alla destra radicale e al suprematismo bianco, è misteriosamente scomparso dal sito del Dipartimento di Giustizia. Secondo l’archivio Wayback Machine, dal 1990 si sono registrati 227 episodi di violenza con 520 morti associati all’estrema destra, contro 42 episodi della sinistra con 78 vittime.
Nel contrattacco, Vance si è scagliato contro quelli che definisce i “pazzi della sinistra”, accusando la Casa Bianca di voler limitare la libertà di espressione. Ha aggiunto l’intenzione di punire “le ong a capo di reti che fomentano, facilitano o si impegnano direttamente in violenze”.
Il clima d’intolleranza si riflette anche nella mozione dei repubblicani per escludere la deputata Ilhan Omar dalle commissioni in cui è attiva, avendo lei criticato la destra radicale dopo l’assassinio di Kirk.
Durante un’apparizione pubblica, l’ex presidente Barack Obama ha avvisato che Trump sta cercando di sfruttare la tragedia dell’omicidio per aumentare le divisioni nel paese e sopprimere il dissenso, affermando: “Si accusa un nemico e lo si usa come giustificazione per mettere a tacere la discussione su chi siamo come Paese e in che direzione andiamo. E questo è un errore.”