Il dialogo con importanti realtà friulane
UDINE – La comunicazione non è più considerata un’abilità soft, ma un vero e proprio motore dell’innovazione, capace di definire la strategia aziendale e influenzare il successo nel mondo del lavoro. Con l’emergere di sfide come la trasformazione digitale e la gestione dei team, diventa cruciale il dialogo tra uomini e macchine, numeri e sensibilità. Federica Meroi, executive officer di Alfa Sistemi, sottolinea l’importanza di far comunicare tra loro i diversi reparti. “Spesso le aziende lavorano con software dipartimentali diversi” – spiega – “creando silos di dati e informazioni. Le nostre soluzioni fungono da traduttore universale, rendendo i processi più logici e coerenti, migliorando l’efficienza dell’intera organizzazione”, riporta Attuale.
Un esempio di ciò è la gestione della supply chain in aziende manifatturiere che operano in un contesto complesso. I dati sulla pianificazione della produzione e la gestione dei fornitori sono spesso dispersivi, creando inefficienze. “Il sistema genera un ecosistema informativo integrato,” sottolinea Meroi. “I dati fluiscono in modo coeso tra tutti i touchpoint, permettendo una visione d’insieme in tempo reale e decisioni data-driven più rapide ed efficaci. Non si tratta solo di velocità, ma di abilitare una vera trasformazione digitale che impatta sulla competitività dell’intera organizzazione”.
Il valore dell’IT è un tema ricorrente nella discussione, come evidenziato da Cristian Feregotto, CEO di Infostar e capogruppo in Confindustria Udine del gruppo Informatica e Telecomunicazioni. “L’informatica deve smettere di essere un costo e diventare un motore di crescita” – afferma. Utilizzando il CRM Vtenext, Infostar può gestire ogni aspetto del business in un unico ecosistema, ottimizzando la comunicazione tra marketing, vendite e post-vendita. “La digitalizzazione dei flussi di lavoro è una necessità, non un’opzione”, continua. Questo approccio consente di digitalizzare e automatizzare i processi aziendali, migliorando l’efficienza e riducendo gli errori.
La comunicazione, come sottolinea Massimo Fuccaro, adjunct professor all’Università di Udine, ha ripercussioni anche sugli investimenti. “Un fallimento della comunicazione può bloccare iniziative promettenti nel settore delle costruzioni”, afferma. Spesso non si tratta di mancanza di fondi, ma di una “asimmetria culturale” tra progettisti e investitori. Per sbloccare fondi per progetti green, è necessario tradurre i benefici ambientali in dati finanziari tangibili.
In tale contesto, Luca Ponti, dello studio legale Ponti De Pauli & Partners, distingue tra comunicazione “verticale” dell’intelligenza artificiale e quella “orizzontale” dell’uomo. L’AI può elaborare informazioni e creare documenti con efficienza, ma manca dell’arte della persuasione e dell’adattamento emotivo. “Il mondo della comunicazione è di fronte a un bivio” – dice Ponti – “l’uomo rimane l’unico capace di interpretare la complessità oltre la logica”.
Il confronto tra efficienza algoritmica e l’interazione umana richiede una riflessione sul futuro. “Fino a quando la giustizia non sarà un gioco a scacchi con regole fisse, l’essere umano sarà centrale nella comunicazione”, conclude. Questa comprensione del fattore umano è fondamentale per la visione di Massimo Agostini, fondatore di Idea Prototipi, che integra tecnologia e benessere dei dipendenti. La sua Industria 6.0 non si basa solo sui robot, ma anche su iniziative come le sessioni di pranoterapia per ridurre lo stress e migliorare la produttività.
Agostini sostiene che le aziende del futuro devono riconoscere il collegamento tra efficienza e benessere, evidenziando che “il futuro della fabbrica è costruito non solo con l’acciaio, ma anche con una visione che pone l’essere umano al centro”. Le aziende devono accogliere l’innovazione dei cobot, i robot collaborativi, che non sostituiscono l’uomo, ma lo affiancano nel lavoro, migliorando la sicurezza e l’efficienza.
In conclusione, la comunicazione nel 2025 si configura come un elemento centrale che connette automazione, investimenti e benessere dei lavoratori, enfatizzando l’importanza di una visione olistica nei confronti dell’individuo all’interno del contesto aziendale.