La crisi climatica minaccia i diritti dei bambini, avverte UNICEF alla COP30

10.11.2025 17:55
La crisi climatica minaccia i diritti dei bambini, avverte UNICEF alla COP30

La crisi climatica minaccia i diritti dei bambini, avverte l’UNICEF

Durante la Plenaria generale del Vertice dei Leader della COP30, la Direttrice Generale dell’UNICEF, Catherine Russell, ha sottolineato che “i bambini di oggi vivono in un mondo più caldo e più inquinato di quello in cui siamo cresciuti noi. Questa crisi climatica è, in sostanza, una crisi dei diritti dei bambini”, riporta Attuale.

Russell ha evidenziato che i bambini rappresentano un terzo della popolazione mondiale, ma la metà di quelli che vivono in condizioni di estrema povertà. Inoltre, la metà dei bambini vive in paesi a rischio estremo di caos climatico. “Il rischio per i bambini inizia ancora prima che facciano il loro primo respiro”, ha affermato, mettendo in luce come ogni aumento di un grado Celsius della temperatura aumenti del 5% le probabilità di parto prematuro e di morte in utero.

Secondo la Direttrice, dopo la nascita, le minacce continuano ad aumentare. Durante le ondate di calore, i bambini si riscaldano più rapidamente e respirano più aria inquinata rispetto agli adulti, aumentando il loro rischio di malattie. Si prevede un aumento dell’esposizione ai periodi di caldo estremo di otto volte entro il 2050; attualmente, un bambino su cinque vive almeno il doppio dei giorni di caldo estremo ogni anno rispetto ai propri nonni.

Russell ha poi affermato che “sappiamo cosa dobbiamo fare, ovvero ridurre urgentemente le emissioni”. Ha messo in evidenza i benefici di una transizione energetica equa per i bambini, in quanto potrebbe ridurre l’inquinamento atmosferico, responsabile del 15% dei decessi dei bambini sotto i cinque anni, e generare opportunità nell’economia verde. Ha inoltre chiamato ad un aumento degli investimenti in servizi fondamentali come salute, istruzione e protezione sociale, vitali per la crescita e la sopravvivenza dei bambini.

L’UNICEF ha accolto con favore il crescente riconoscimento delle esigenze infantili nei piani nazionali e nel processo della COP. Russell ha concluso affermando che attualmente il 70% dei Contributi Determinati a livello nazionale include impegni per i bambini e che 70 governi hanno firmato una dichiarazione a favore del clima e dei diritti dei giovani. “I bambini hanno bisogno e meritano un pianeta più pulito e più sicuro. La domanda che tutti noi dobbiamo porci è: saremo all’altezza della sfida?”.

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