Fine della missione della Gaza Humanitarian Foundation in un contesto di continua tensione
Lunedì, la Gaza Humanitarian Foundation (GHF), una ONG controversa creata da Israele per gestire la distribuzione di cibo e aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, ha comunicato la conclusione della sua missione, dopo aver sospeso le operazioni il mese scorso in seguito al cessate il fuoco tra Israele e Hamas, riporta Attuale.
La GHF è stata istituita su iniziativa di Israele con l’intento di sostituire circa 200 ONG locali precedentemente attive nella distribuzione alimentare. Questa decisione mirava a togliere il controllo della gestione degli aiuti umanitari a Hamas, che esercita una forte influenza nella vita quotidiana dei palestinesi di Gaza. Tuttavia, da quando la GHF ha iniziato a operare a maggio, la distribuzione del cibo ha subito un incremento di pericoli, portando a numerosi incidenti mortali tra i civili palestinesi a causa delle operazioni militari israeliane.
Il contesto di instabilità rimane preoccupante, con l’incapacità di garantire un accesso sicuro agli aiuti essenziali per la popolazione afflitta. Le tensioni crescenti nella regione continuano a sollevare interrogativi sul futuro degli aiuti umanitari e sulla sicurezza degli operatori sul campo.
Le reazioni a questa situazione sono state immediate, con autorità e organizzazioni internazionali che esprimono preoccupazione per il benessere dei civili e chiedono maggiore trasparenza nella gestione degli aiuti. Mentre la regione cerca di riprendersi dalle recenti ondate di conflitto, la situazione umanitaria rimane critica, richiedendo un impegno comune per affinare i meccanismi di assistenza.
