La Gup congela l’udienza preliminare per Daniela Santanché in attesa della Consulta

Il procedimento penale relativo a Daniela Santanché, ministra del Turismo, è attualmente sospeso in attesa della decisione della Consulta. L’udienza preliminare è stata rimandata a data da destinarsi, salvando temporaneamente la ministra e ponendo sotto esame un’indagine per truffa ai danni dello Stato, legata all’uso illecito della cassa integrazione Covid tra il 2020 e il 2022 attraverso le sue aziende “Visibilia Editore spa” e “Visibilia Concessionaria srl”, riporta Attuale.

La decisione di fermare il procedimento è stata presa dal giudice per l’udienza preliminare, nonostante i pm avessero chiarito che non esistono norme che giustifichino questa interruzione. Ora, tutto è congelato fino al pronunciamento della Consulta, che potrebbe arrivare anche dopo mesi. La difesa di Santanché, sostenuta dalla maggioranza di centrodestra in Senato, sostiene che le registrazioni realizzate dall’ex direttore di Pc Professionale, Eugenio Moschini, dovessero essere acquisite solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione dalla giunta del Senato, così come avviene per la corrispondenza cartacea e digitale. Secondo l’avvocato Salvatore Pino, che rappresenta Santanché, «di solito ci vogliono sette o otto mesi, a volte anche un anno» per avere un giudizio definitivo dalla Consulta.

Il nodo delle intercettazioni ambientali

I legali della ministra contestano la logica che difende le comunicazioni private di un parlamentare, ma consente di acquisire senza autorizzazione registrazioni ambientali effettuate a sua insaputa. Sulla base di tale argomentazione, la difesa ha cercato di equiparare queste registrazioni alle comunicazioni personali, evidenziando che dal 2023 anche i messaggi e le email rientrano nella definizione di corrispondenza, secondo una sentenza della Consulta sul caso della Fondazione Open-Renzi.