Il nuovo tecnico cambierà modulo e filosofia per tornare a vincere. Un acquisto per reparto i primi obiettivi del ds Giuntoli
Un difensore, un centrocampista e un attaccante. In attesa dell’annuncio ufficiale di Thiago Motta come nuovo allenatore della Juventus, questione di pochi giorni, la prima lista della spesa è già pronta. Da Calafiori a Zirkzee, passando per il sogno Koopmeiners, il ds Giuntoli da tempo è all’opera per trovare i giusti rinforzi da inserire in una squadra che cambierà modulo e filosofia. Il tecnico italo-brasiliano ha in testa un 4-2-3-1 che può trasformarsi in 4-3-3 o anche in 4-1-4-1: saranno fondamentali gli esterni, figure che non mancano ai bianconeri (da Chiesa a Yildiz, senza dimenticare il rientrante Soulé), però servirà un nuovo tassello per ogni reparto. Partendo dalla porta, dove è già stato ingaggiato Michele Di Gregorio: arriva in prestito più obbligo di riscatto tra un anno, per un’operazione con il Monza da 20 milioni di euro, e può crescere all’ombra di Szczesny oppure già sostituirlo in caso di addio del polacco in estate.
Gli obiettivi di mercato della Juventus sono chiari, così come il budget previsto: al netto di eventuali cessioni, i bianconeri potranno investire 40 milioni di euro per i cartellini dei nuovi giocatori. Tutta un’altra musica rispetto allo scorso anno, quando l’esclusione dalle coppe europee e il bilancio in forte passivo obbligarono i dirigenti a tagliare le spese. L’acquisto di Weah dal Lille (10 milioni) e il riscatto di Milik dal Marsiglia (6 milioni) furono coperti dalla cessione di Zakaria al Monaco (20 milioni), mentre adesso la Juve può accontentare Thiago Motta grazie ad un vero e proprio tesoro figlio del ritorno in Champions e della qualificazione al prossimo Mondiale per club. In ogni caso non saranno fatte follie: per questo motivo la Juve non pagherà mai 60 milioni “cash” per Koopmeiners, l’assoluta priorità sia per ds che per allenatore, ma può offire una cifra importante all’Atalanta più contropartite tecniche come Soulé o Huijsen. I ragionamenti sono in corso e la concorrenza non manca, visto che il Liverpool si è mosso per il centrocampista olandese. Non dovesse concretizzarsi l’arrivo di Koopmeiners, la Juve rilancerebbe con forza per il jolly islandese Gudmundsson del Genoa (l’Inter era in testa, ma sta frenando) e proverebbe a prendere il nizzardo Khéphren Thuram, figlio di Lilian e fratello di Marcus, per rinforzare la mediana.
Giuntoli studia le opportunità sul mercato e in contemporanea tratta la delicata partita dei rinnovi. Dopo quelli di Cambiaso e Rugani, la Juve sta lavorando per confermare Rabiot (per altro ex compagno di Thiago Motta nel Psg) e McKennie a centrocampo, mentre Chiesa (scadenza nel 2025) è un rebus ancora tutto da decifrare. C’è l’ipotesi di un accordo-ponte per un altro anno, anche se l’azzurro può essere ceduto per 25-30 milioni e gli estimatori non mancano sia all’estero che in Italia (Conte lo vuole fortemente al Napoli). Se Vlahovic è un punto fermo per l’attacco, lo stesso non si può dire per Kean e Milik. Anche per questo i bianconeri riflettono su Zirkzee, seguito pure da Milan e Arsenal: chi paga la clausola da 40 milioni, e gli offre il miglior contratto, se lo porta a casa senza che il Bologna possa intervenire. Diverso il discorso per il difensore Calafiori, dove il club rossoblù ha voce in capitolo e sta alzando la posta. Le grandi manovre sono appena iniziate.