“La madre di Andrea Sempio difende il figlio: ‘Non ha ucciso Chiara Poggi'”

30.07.2025 14:15
"La madre di Andrea Sempio difende il figlio: 'Non ha ucciso Chiara Poggi'"

La Controversia Sull’Impronta di Andrea Sempio

Garlasco (Pavia), 30 luglio 2025 – “Mio figlio non può aver lasciato impronte di sangue nella casa dei Poggi perché non è andato in casa dei Poggi ad ammazzare Chiara” sono le parole di Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio, rilasciate durante un’intervista a Morning News su Canale 5. La questione riguarda un’impronta, nota come “impronta 33”, la quale, secondo una perizia redatta dai legali di Alberto Stasi, mostrerebbe la presenza di sangue e sudore del 37enne attualmente sotto indagine, riporta Attuale.

La signora Ferrari ha affermato di essere venuta personalmente a chiarire la sua posizione, affermando di essere stanca di sentire notizie infondate diffuse da media e televisioni. “Le dichiarazioni dei legali di Stasi necessitano di verifica. Non possiamo sapere se ci sia sudore o sangue coinvolto”, ha aggiunto, evidenziando il suo desiderio di difendere l’onore di suo figlio.

“Una cosa è certa”, ha continuato, “mio figlio non può aver lasciato impronte di sangue nella casa dei Poggi. Tuttavia, è possibile che ci sia un’impronta di sudore. Andrea ha frequentato quella casa, ma l’impronta si trova solo in quel punto e non risulta presente in altre aree”. La madre di Sempio ha anche ricordato di aver riferito la sua versione dei fatti più volte, ripetendo che il figlio era in casa durante l’omicidio e che ha lasciato l’abitazione per recarsi a Vigevano, come dimostrato da uno scontrino di parcheggio.

Un altro aspetto rilevante è la questione legata allo scontrino del parcheggio, ritenuto un elemento cruciale per attestare la presenza di Andrea a Vigevano il giorno del delitto. Daniela ha riaffermato di aver già riportato questa informazione ai carabinieri, specificando che si era recata a Gambolò per motivi privati. Ha inoltre chiarito: “Mio figlio ha usato la macchina ed è andato a Vigevano. Non ho mai avuto visibilità diretta sull’acquisto di scontrini, e sono convinta che sia lui ad averlo fatto”.

Questa situazione ha sollevato molte domande riguardo la veridicità delle prove e degli alibi presentati durante il processo. Daniela ha ribadito la sua convinzione nell’innocenza di Andrea, difendendo la sua posizione con fermezza e sottolineando le incongruenze nelle affermazioni e nelle ricostruzioni presentate da altri. In particolare, ha chiarito che il suo desiderio è quello di fare chiarezza su una vicenda complessa, segnata da incertezze e contraddizioni.

Il caso di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco nel 2007, continua a suscitare interesse e polemiche, non solo per le circostanze dell’omicidio, ma anche per la gestione delle prove e il coinvolgimento di diverse figure, tutte con le proprie versioni. La difesa di Andrea Sempio, e le affermazioni della madre, pongono interrogativi sul sistema giuridico e sull’interpretazione delle prove forensi, in un contesto già di per sé complicato.

La situazione richiede una revisione approfondita, per garantire che la verità emerga e che la giustizia venga servita adeguatamente. Il contesto è delicato e le emozioni intense, mentre la storia si arricchisce di nuovi elementi e potrebbe prendere direzioni impreviste. La questione dell’impronta di Andrea Sempio rimane centrale, in attesa di ulteriori chiarimenti e sviluppi legali che potrebbero finalmente fare luce su questa intricata vicenda.

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